Mappano: Grassi non si arrende, lettera aperta ai sindaci Gambino e Leone


Il Presidente del Comitato per Mappano Comune, nonché candidato Sindaco alle elezioni dell’11 giugno, fa un appello ai primi cittadini di Borgaro e Leinì di rinunciare ai ricorsi al TAR. E non esclude altre forme di protesta.

Mappano – Di ieri la notizia, comunicata direttamente da Francesco Grassi, della bocciatura del Tribunale Amministrativo Regionale all’istanza urgente presentata dal Comitato per Mappano Comune, di cui è Presidente,, per “bloccare immediatamente l’iniziativa dei comuni di Borgaro e Leinì rivolta ad impedire la celebrazione delle libere elezioni amministrative di Mappano e di Caselle nella prossima scadenza dell’11 giugno 2017”. Ma il vulcanico professore, e candidato Sindaco alle prossime votazioni, nonostante sempre ieri abbia anche dovuto prendere atto del si di Settimo alla delibera che chiede l’abrogazione della legge regionale 1/2013 istitutiva del neo municipio, non si arrende e pochi minuti fa ha lanciato dalla pagina Facebook del Comitato una lettera aperto ai sindaci di Borgaro, Claudio Gambino, e di Leinì, Gabriella Leone.

“Vi scrivo – esordisce Grassi nella comunicazione – perché penso che siate pienamente consapevoli della situazione di disagio della nostra comunità che si trascina da decenni. La nascita del Comune di Mappano è stato il modo per consentire ai cittadini di riunificare il loro territorio e di vedere riconosciuta la loro identità e autonomia nel rispetto del principi costituzionali. Molte delle migliaia di firme raccolte tra i cittadini a sostegno dell’istituzione del Comune di Mappano provengono da persone residenti a Leini e a Borgaro, rivelando che numerosi vostri concittadini sono stati e sono solidali nei confronti dei mappanesi e sensibili alle loro richieste. Anche la vittoria dei Sì al Referendum dell’11 novembre 2012 ha dimostrato l’avvallo dei cittadini alle nostre esigenze di autonomia” Per questo Grassi chiede ai due primi cittadini “di rinunciare da subito al ricorso pendente al TAR che, se efficace, comporterebbe il blocco delle elezioni di Mappano e Caselle e il trascinarsi a tempo indeterminato di una situazione di blocco amministrativo con effetti negativi sullo sviluppo di Mappano, Caselle, Borgaro, Leini e Settimo”.

Il Presidente del Comitato rilancia la richiesta di concertazione, perché “la rinuncia immediata al ricorso permetterebbe la ripresa del dialogo e la definizione delle convenzioni già proposte dal commissario prefettizio e sollecitate da Regione Piemonte, Città Metropolitana e Prefettura. Da parte vostra – si chiude l’appello – la rinuncia al ricorso sarebbe un gesto politico di grande coraggio e lungimiranza, e sarebbe il più bel regalo che potreste fare ai vicini cittadini di Mappano. Archiviamo il passato e guardiamo al futuro”.

Grassi è consapevole che difficilmente otterrà quel che chiede e per questo non esclude altre forme di protesta spontanea nei prossimi giorni, prima che il TAR dica la sua su questa annosa questione.


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Giovanni D'Amelio