Mappano: chiuso il primo ciclo di incontri di Transition Towns, si riprende dopo Pasqua


L’ultimo incontro ha toccato la tematica dei rifiuti, grazie anche alla presenza del giovane laureando in economia ambientale Cristian D’Affuso. Ma il progetto non si ferma qui.

di Giada Rapa

Mappano – Il primo ciclo di incontri del movimento Transition Towns di Mappano si è concluso nel migliore dei modi. L’ultimo tema della serata, quello dei rifiuti, è infatti stato quello maggiormente dibattuto, a sottolineare quanto interesse e voglia di proporre ci sia intorno a questo argomento.

Primo relatore della serata è stato il giovane Cristian D’Affuso, laureando in Economia Ambientale, che ha iniziato la sua esposizione con un semplice “gioco”: far incrociare le braccia a tutti i presenti, chiedendo poi di rifarlo, ma al contrario. “Questo è per far capire che cambiare un’abitudine è possibile, anche se all’inizio appare scomodo. Un po’ come è avvenuto per la raccolta differenziata: all’inizio era molto comodo buttare tutto in un solo bidone e risultava scomodo pensare di dividere i materiali”.  D’Affusso ha poi raccontato la sua esperienza non solo come laureando, ma anche come membro di GreenTO, associazione studentesca formatasi all’interno del Campus Einaudi inizialmente per controllare e incentivare la raccolta differenziata nel complesso universitario. “Scientificamente parlando, è stato provato che la punizione funziona meno dell’incentivo. Incentivo che può essere non soltanto economico, ma anche a livello di abitudini. Al campus, per esempio, abbiamo ottenuto un risultato migliore nel momento in cui abbiamo iniziato a organizzare alcuni eventi, tra giochi e competizioni. A questo proposito sabato 23 febbraio, in occasione del Reload Music Festival, si terrà anche una singolare competizione a tema riciclo. Nel corso della giornata, artigiani e artisti potranno produrre opere creative partendo dal materiale di scarto recuperato nel mese di febbraio dai ragazzi di UniToGo” ha illustrato D’Affuso, indicando anche possibili soluzioni. “A differenza di quanto si pensa, le strade da intraprendere rappresentano 5 R: Riciclo, Riuso, Riduzione, Recupero, Raccolta. È indispensabile iniziare a cambiare. Nel mondo esistono 5 isole di plastica, una della quali grande quasi quanto l’Antartide, per non parlare anche del problema delle microplastiche, che abbondano soprattutto nel Mediterraneo”.

Come affermato in precedenza, il tema ha dato luogo a un interessante e costruttivo dibattito, durante il quale sono state proposte diverse iniziative, come il coinvolgimento dei bambini nelle scuole, ma anche degli adolescenti, al fine di creare “effetti collaterali positivi”.

Il primo ciclo si è concluso, ma l’operato di Transition Towns non si ferma. “Verso metà del prossimo mese o al più tardi dopo Pasqua, riproporremo altri incontri dove tratteremo anche la possibilità di formare gruppi di acquisto solidale” ha commentato Claudio Borsello.


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