Mappano: l’amministrazione punta sui fondi del PNRR per ricostruire la scuola materna


Insieme alla collaborazione con la Dirigente Scolastica, è stata presentata la candidatura al bando “Futura, la Scuola per l’Italia di domani”, al fine di demolire, riedificare e ampliare la struttura di via don Murialdo.

dalla Redazione

Mappano ci riprova, questa volta mettendo la scuola in primo piano. Solo pochi mesi fa, infatti, l’amministrazione ha ottenuto un contributo a fondo perduto -che non dovrà quindi essere restituito- dell’importo di 1 milione di euro -utilizzati per riqualificare l’ex area Craver, demolendo gli ultimi residui di quella fabbrica, allargando l’isola pedonale scolastica ristrutturata la scorsa estate e realizzando una piazza con un’area giochi per bambini.

Ora è il momento di approfittare di un nuovo bando, “Futura, la Scuola per l’Italia di domani”, rientrante nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNNR, e che mette a disposizione risorse per 800 milioni di euro. Un progetto dall’importo complessivo di 3 milioni e mezzo di euro -finalizzato alla demolizione e alla ricostruzione, con ampliamento annesso, della scuola materna di via don Murialdo– e realizzato in sinergia tra l’amministrazione comunale, la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Comprensivo, il Politecnico di Torino e diversi professionisti del settore.

“Abbiamo accolto la sfida di questo bando proprio perché da genitori sappiamo bene quanto sia importante far vivere i nostri bambini in spazi accoglienti ed adeguati. Per questo, l’idea principale su cui hanno lavorato i progettisti è stata la luce del sole: per sfruttarne al massimo l’irraggiamento durante la stagione invernale e per garantire il massimo confort durante la stagione estiva” ha spiegato la Vicesindaco con delega all’Istruzione Paola Borsello.

“Chi risiede da tempo a Mappano -ha invece sottolineato Massimo Tornabene, assessore ai Lavori Pubblici- conosce bene quella struttura prefabbricata, costruita nel 1975 per ospitare la scuola media. Diversi interventi, negli anni, hanno cercato di migliorarla ma si tratta di un immobile compromesso, per una parte già oggi inutilizzabile. Il nuovo progetto, invece, prevede una struttura ad alto isolamento termico e biocompatibile, con un forte efficientamento energetico con uso di fonti rinnovabili e con un utilizzo razionale delle risorse idriche”.

I risultati del bando saranno resi noti entro il 2022 e, in caso di esito positivo, i lavori dovranno essere ultimati entro marzo 2026.


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