I DAE sono stati collocati in punti strategici del paese. Uno di questi è stato donato grazie a una raccolta fondi in memoria della dottoressa Selene Manfrè.
di Giada Rapa
Sono ben 3 i defibrillatori semiautomatici che da venerdì 22 aprile sono operativi sul territorio di Mappano a disposizione, in caso di necessità, della cittadinanza. Il primo, posto in piazza Don Amerano vicino all’ingresso del Palazzo Civico, è stato acquistato grazie a una raccolta fondi che ha coinvolto 80 medici di famiglia -coordinati dal dottor Stefano Dinatale con la collaborazione dell’Associazione Italiana Cuore Rianimazione “Lorenza Greco” Onlus– per onorare la memoria -e il desiderio- della dottoressa Selene Manfrè, medico di famiglia scomparsa pochi mesi fa all’età di 34 anni.
Gli altri due -collocati rispettivamente presso la Casa delle Associazioni e la Casa della Salute -due realtà importante per il territorio, che non hanno potuto godere di una vera e propria inaugurazione a causa della situazione pandemica- sono stati acquistati con le donazioni del 5×1000 destinate al Comitato locale di Croce Rossa dal 2018 al 2020. Quest’ultima, in collaborazione con l’amministrazione locale, ha infatti avviato il progetto -che si spera venga replicato da altri comuni- “Mappano Città Cardioprotetta”. Un progetto che, come spiegato dal Presidente del Comitato Riccardo Giuliano, si concluderà soltanto quando sul territorio si raggiungerà il numero complessivo di 8 defibrillatori. Tutti i dispositivi saranno telecontrollati, non solo per evitare casi di furto, ma anche per assicurarne il costante funzionamento.
“Questa è una giornata importante per la comunità -ha sottolineato il Sindaco Francesco Grassi, ringraziando i tanti volontari della Croce Rossa intervenuti in occasione dell’inaugurazione dei defibrillatori, il dottor Dinatale e nonno Mario Greco, in rappresentanza dell’Associazione Italiana Cuore Rianimazione “Lorenza Greco” Onlus- perché uno degli obiettivi di questa amministrazione è sempre stato la cura del territorio e in particolare della persona”.