Votazioni Circoscrizione 8: Massimiliano Miano guida la coalizione di centro sinistra


Il candidato Presidente, Vice di Ricca nel mandato appena concluso, ha una lunga esperienza amministrativa di governo. “Le Circoscrizioni dovranno essere al fianco del futuro Sindaco e della sua Giunta affinché velocità e sbuoracratizzazione siano all’apice della ripartenza di Torino”..

di G. D’Amelio

Il candidato Presidente del centro sinistra alla 8 è Massimiliano Miano, 49 anni, funzionario regionale, settore Sviluppo Sostenibile e qualificazione del sistema produttivo del territorio..Tanti gli incarichi amministrativi ricoperti negli ultimi 24 anni della sua vita: più volte consigliere e coordinatore della ex Circoscrizione 9, consigliere e assessore del Comune di Santena, consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi, consigliere di amministrazione del Senato Accademico del Politecnico di Torino, consigliere di amministrazione di Enel Green Power e dal 2016 Vicepresidente della nuova Circoscrizione 8 con delega alla Viabilità, Urbanistica, Trasporti, Arredo Urbano, Ambiente.

Dopo tanti mandati da coordinatore, ora il passo a candidato Presidente. Soddisfatto? Più che soddisfatto, direi onorato. Dopo 24 anni di amministrazione di cui 9 nel Comune di Santena e 14 nelle Circoscrizioni 9 e 8, la candidatura a Presidente per il centro sinistra credo di essermela guadagnata sul campo. Mi candido all’insegna della continuità, cercando di portare assieme ai 150 candidati della coalizione, l’esperienza e l’entusiasmo di cui ha bisogno un territorio di 135 mila abitanti.

Come coordinatore della IV Commissione (Pianificazione Territoriale Locale, Lavori Pubblici, Ambiente, Mobilità) hai seguito molte questioni importanti riguardanti i miglioramenti dei quartieri di tua competenza. Che rapporto hai avuto con la maggioranza 5 Stelle che ha amministrato Torino? Negli anni ho imparato a distinguere la politica, dal fare amministrazione. Dimessi i panni del candidato, ho sempre cercato di gestire al meglio le deleghe che di volta in volta la coalizione mi ha voluto affidare. I riferimenti centrali sono importanti, indipendentemente dai colori dei partiti e soprattutto quando non si hanno competenze territoriali definite “proprie”. Sono alla continua ricerca del dialogo, anche quando il tuo interlocutore la pensa diversamente da te. La condivisione delle proposte, delle idee, arricchiscono la democrazia, con la consapevolezza che il risultato finale è quello che conta.

In questo mandato, quale rimane il tuo più grosso rammarico amministrativo? La lentezza burocratica, i cantieri infiniti. Penso alle grandi opere: Palazzo Nervi, dieci anni di discussioni e progettualità e siamo ancora fermi. Alla riqualificazione di Torino Esposizioni, all’ampliamento della Facoltà di Architettura, allo Scalo Vallino, alla sede unica della Regione Piemonte, all’ex Moi, al parcheggio d’interscambio di piazza Bengasi, alla nuova Città della Salute. Tutte opere che rilanceranno l’economia di un quartiere fiore all’occhiello di una Torino che cresce e crea sviluppo e ricchezza. L’ente di prossimità dovrà essere al fianco del futuro Sindaco e della sua Giunta affinché velocità e sbuoracratizzazione siano all’apice della ripartenza.

Invece il tuo più grosso vanto? Aver ripreso il dialogo con alcune borgate che a mio avviso, negli anni precedenti, sono state poco ascoltate. Penso alle aree collinari e a Cavoretto, al Borgo Pilonetto, al Fioccardo, a Crimea, territori bellissimi che vanno supportati e valorizzati.

Tu sei ormai un veterano delle Circoscrizioni. Escluso il fatto che queste necessitano di maggiori risorse, di cos’altro avrebbero urgentemente bisogno per essere più incisive e determinanti? Di una vera riforma del Decentramento che assegni reali competenze e risorse proprie, che istituisca i Municipi. Di personale che rivesta ruoli in settori lasciati scoperti dai pensionamenti. Avere un ufficio tecnico che si occupi della manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo con squadre interne a servizio del proprio territorio. Il superamento delle competenze sulle aree verdi. La responsabilità legata ai servizi di prossimità come le anagrafi, le cui riaperture in centri nevralgici come Nizza Millefonti e borgo Crimea, devono tornare al centro dell’azione amministrativa.

Cosa rispondi a chi le vuole eliminare le Circoscrizioni? Sarebbe un grave danno per tutta la comunità. L’ente di prossimità è il primo vero ed importante punto di riferimento pubblico per tutti i cittadini. Settimanalmente riceviamo decine di segnalazioni; dalla buca nella strada, al marciapiede dissestato, dalla panchina vandalizzata, alle strisce pedonali sbiadite. Anche grazie a queste istanze riusciamo ad intervenire puntualmente con i nostri tecnici e, ove non è stato possibile, coordinandoci con gli uffici centrali competenti, cercando la soluzione al problema. Succede anche che tra le numerose segnalazioni, pervengano richieste che esulino competenze circoscrizionali e/o cittadine. A quel punto cerchiamo di comprendere meglio il problema, indirizzando il cittadino.

Per il suo operato, che voto dai a Davide Ricca, Presidente uscente della 8? Ti aspettavi un suo passaggio repentino dal centro sinistra (Italia Viva) al centro destra (lista civica Progresso Torino)? L’attuale Presidente ha avuto a disposizione una Giunta formata da persone competenti e volenterose e un Consiglio in cui sono emerse proposte e idee a favore del territorio. Non entro mai nel merito delle scelte personali. Ognuno di noi agisce per coscienza e perché no, anche per istinto. Compatibilmente con le scelte, mi sarei però aspettato un passo indietro rispetto all’attuale carica. Così non è stato. Pazienza, valuteranno gli elettori.


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Giovanni D'Amelio