Pur essendo stato affrontato come ultimo punto del Consiglio Comunale un’attenzione speciale merita la votazione per richiesta di ripristino della scorta all’imprenditore edile calabrese e alla sua famiglia.
di Giada Rapa
Pur essendo stato affrontato come ultimo punto del consiglio comunale un’attenzione speciale merita la votazione per richiesta di ripristino della scorta all’imprenditore edile calabrese Giuseppe “Pino” Masciari e alla sua famiglia. Masciari, nato nel 1959, è uno dei tanti –o pochi, a seconda di come si osserva la questione- imprenditori che non ha voluto sottostare alle leggi della ‘ndragheta, denunciando quanto avveniva all’autorità giudiziaria. Dal 1997, dopo essere stato costretto a chiudere la sua azienda, è entrato nel Programma Speciale di Protezione. Fuoriuscito dal programma nel 2010 ha vissuto sotto scorta fino a quando, come un macigno, non è arrivata la lettera di revoca. “Il Consiglio esprime solidarietà tutta la sua solidarietà –espone il consigliere Giuseppe Ponchione- Le istituzioni dovrebbero tutelare i cittadini quando sono in vita, non farne un esempio da morti”. “Siamo ovviamente favorevoli a questa proposta -spiega il consigliere di opposizione Cinzia Tortola- poiché questa è una battaglia completamente condivisa da tutto il movimento a livello nazionale”. La Tortola ha anche approfittato del delicato tema della lotta alle mafie per richiedere un laboratorio permanente sulla legalità. Una proposta che è stata ben accolta da tutti, consigliere Vincenzo Barrea in primis. “Concordo pienamente, è un argomento che va e deve essere approfondito. Purtroppo, come è stato tristemente dimostrato negli ultimi anni la ‘ndrangeta è anche qui e noi siamo ai margini di un’area a rischio. La preoccupazione principale è che questo cancro, se non si decide di intervenire, si possa espandere” ha commentato. Entrambe le proposte sono state accolte all’unanimità.