Capolinea per il comando unificato di polizia locale dell’Unione dei Comuni NET


BORGARO – Con un’apposita delibera è stato reso ufficiale ciò che era già deciso da tempo. Gambino: “Con gli 11 vigili di cui disponiamo non possiamo mantenere il servizio di prima”.

di Giada Rapa

pag.8 - vigiliSpesso, quando si parla di Unione dei Comuni Nord Est Torino (NET) gli animi tra maggioranza e opposizione si surriscaldano. La cosa è accaduta anche durante il Consiglio Comunale del 16 novembre scorso, anche se la discussione era partita con toni pacati. Nel corso dell’interrogazione presentata dal Gruppo Latella in merito a chiarimenti sull’uscita del Comune di Borgaro dal comando unificato di polizia locale, i consiglieri di minoranza si erano dimostrati soddisfatti della scelta di “terminare con questo carrozzone”. Tuttavia il Sindaco Claudio Gambino aveva ribattuto all’affermazione, spiegando che il Comune non esce dall’unione NET, che di per sé non è una cosa da demonizzare, ma solo dall’unione della polizia locale, che effettivamente ha avuto dei problemi di gestione. “Non so se questa sia la scelta migliore, l’unione ha avuto dei punti di forza, come il servizio garantito 7 giorni su 7 nonché il servizio notturno. La differenza di specificità tra comuni ha fatto sì che la gestione mostrasse criticità, ma anche la scelta di riportare i vigili sul territorio non sarà esente da critiche, perché con gli 11 vigili di cui disponiamo non possiamo mantenere il servizio di prima”.

E in un clima che sembrava disteso, il Gruppo Latella aveva fatto un plauso al Sindaco per aver riportato i vigili sul territorio dando un segnale forte ai cittadini. I problemi sono arrivati quando si doveva votare in merito all’ingresso nel NET di Leinì, che già utilizza l’unione per la gestione dei servizi sociali.  La frase della grillina Cinzia Tortola “Non siamo contrari al principio dell’unione dei comuni, ma siamo contrari all’unione NET” non ha riscontrato il favore della maggioranza, mentre il Gruppo Latella ha deciso di non prendere parte al voto per coerenza di vedute. Ci ha poi pensato Vincenzo Barrea a scatenare “l’inferno”. Prendendo la parola e andando completamente fuori tema, non solo ha accusato l’opposizione di preoccuparsi solo del gioco delle parti senza guardare alla sostanza, ma ricordando anche ai 5 Stelle che nel comune di Venaria, nel quale il movimento ha vinto, la prima delibera è stata per aumentarsi gli stipendi. Immediata la reazione degli esponenti del Movimento, che non ha certo turbato l’esposizione dell’ex sindaco.


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Giovanni D'Amelio