Con l’estate arrivano le zanzare, un insetto che può diffondere malattie anche gravi


zanzara-tigrePer prevenire e combattere la proliferazione delle culicidae si usano metodi prevalentemente di tipo biologico e con una gestione fondata su criteri scientifici. Tutti i cittadini possono essere protagonisti delle azioni di prevenzione. GUARDA IL VIDEO.

di Marco Bani

Borgaro/Caselle – Col caldo e l’aumentare dell’umidità, le sere d’estate all’aperto diventano il trionfo delle zanzare che, oltre al semplice fastidio del prurito post puntura, possono procurare fenomeni molto più seri, fino ad arrivare all’infettare il soggetto colpito con malattie molto gravi. L’IPLA (Istituto per le piante da legno e l’ambiente), una società partecipata dalla Regione, da anni lavora nel settore e a questo ente si rivolgono tanti Comuni del Piemonte, tra cui Borgaro e Caselle, La lotta alle zanzare deve essere prevalentemente di tipo biologico, deve prevedere uno studio preliminare e una gestione fondata su criteri scientifici. Risaie, paludi, ma anche aree urbane sono interessate da queste attività finalizzate a contenere un fenomeno fastidioso, ma anche potenzialmente dannoso per la salute di tutti i cittadini.

La lotta agli insetti adulti è molto difficile, se non utilizzando grandi quantità di prodotti chimici, perciò è più semplice, economico ed efficace prevenire lo sviluppo delle zanzare quando sono ancora larve. I più comuni focolai si possono trovare in case, scuole e uffici, sono nei vasi di piante acquatiche, nei sottovasi con residui d’acqua, nelle vaschette di raccolta di condizionatori e umidificatori per termosifoni. Per prevenire questo tipo d’infestazione è sufficiente svuotare completamente i suddetti contenitori almeno una volta a settimana, avendo poi cura di pulirli con una spugna abrasiva per eliminare le eventuali uova deposte.

Negli orti, giardini e cortili i focolai possono facilmente diventare: secchi, vasche, abbeveratoi, bidoni, annaffiatoi, giochi di plastica, teli di nylon ecc. che possono facilmente riempirsi di acqua piovana o per l’irrigazione, creando le condizioni ideali allo sviluppo delle larve. Occorre quindi prima di tutto eliminare i manufatti inutili, riporre rovesciati quelli che servono saltuariamente e coprire quelli in uso con coperchi a chiusura stagna o una zanzariera ben tesa e fissata in modo da non lasciare spazi dai quali possano entrare delle zanzare.

In ambiente urbano, ci sono luoghi particolarmente adatti alla riproduzione, ad esempio i cimiteri che, ospitando miriadi di vasi; alcuni accorgimenti da adottare, possono essere l’utilizzo di vasi forati riempiti con sabbia per i fiori finti o secchi, mentre per i fiori freschi o si utilizza sabbia umida invece dell’acqua o a questa si dovrà aggiungere un prodotto larvicida o una treccia di fili di rame. Nelle aree produttive e sedi di attività commerciali possono ospitare luoghi favorevoli: gommisti, vivai, rottamai, cantieri edili, aree di deposito merci ecc. sono tutti esempi, dove è facile possano trovarsi raccolte d’acqua facilmente trasformabili in focolai di sviluppo

L’IPLA ha attivato il Numero Verde 800-171.198 disponibile dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio, a cui tutti i cittadini possono rivolgersi per informazioni sull’argomento.

Inoltre l’IPLA ha prodotto un video “Cacciatori di zanzare” dove si possono approfondire diverse tematiche legate a questo fenomeno.


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Giovanni D'Amelio