CASELLE – Interrotta in un primo tempo per problemi procedurali, la seduta è stata successivamente sospesa per l’assenza di consiglieri. L’opposizione chiede le dimissioni della maggioranza.
Intoppo burocratico pesante ieri sera in consiglio Durante la discussione del punto riguardante l’approvazione dello Statuto e la convenzione dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, infatti, si è creato un problema procedurale su come effettuare la votazione. Visto il prolungarsi dei tempi e l’ora tarda (erano circa le 22, dopo oltre 3 ore dall’inizio della seduta) alcuni membri di maggioranza, hanno abbandonato l’aula. A questo punto anche la minoranza stufa di questa situazione ha fatto lo stesso, facendo così mancare il numero legale. Sospeso l’incontro e rimandati ad altra data i punti all’ordine del giorno riguardanti la mozione del Movimento 5 Stelle in ordine a “Studenti sicuri”, dell’estensione della fidejussione mutuo chirografico all’UniCredit spa, del regolamento per la nomina ed il funzionamento della Commissione speciale per le pari opportunità uomo donna e appunto dello Statuto e della convenzione dell’Agenzia della Mobilità Piemontese.
“Ieri sera, per la seconda volta – ha scritto su Facebook il consigliere di Caselle Futura Andrea Fontana – la maggioranza non è stata in grado di mantenere il numero legale in Consiglio Comunale e la seduta si è chiusa in anticipo senza aver svolto metà dei punti all’ordine del giorno. Sono ancora più evidenti i problemi interni di questa maggioranza e di conseguenza del PD. E tutto ciò nuoce gravemente a Caselle, che si trova a non avere un governo stabile e con una direzione precisa”. Il Movimento 5 Stelle va oltre “A questo punto il passo doveroso che la maggioranza dovrebbe fare è dimettersi e lasciare il posto a chi ha cuore i problemi di Caselle e Mappano”.
“Il gruppo consiliare del PD – ha ribattuto Filippo Elia, capogruppo casellese dei democrat – non ha nessun problema politico al suo interno, così come anche la maggioranza. Purtroppo alcuni consiglieri avevano degli impegni e sono andati via. A quel punto l’opposizione ha deciso di chiudere il consiglio abbandonando la sala”. (dalla Redazione)