LA RIFLESSIONE – Non conoscere le nuove tecnologie può diventare rischioso


Qualche giorno fa ha fatto scalpore una notizia che riguardava la sospensione da scuola di 22 alunni di San Francesco al Campo perché avevano filmato di nascosto in aula i professori, ed avevano poi condiviso i video con Whatsapp (la popolare app per inviare messaggini dallo smartphone). Per conoscere meglio il mondo e l’uso dei social network, l’associazione Sinapsi organizza un corso per adulti di 3 lezioni che partirà giovedì 19 novembre.

di Marco Cavicchioli

2La riflessione che vogliamo lanciare oggi è: perché i genitori di San Francesco si sono indignati per la sospensione, e non per la cosa (grave) che hanno fatto gli alunni? La risposta, purtroppo, è da ricercare nella totale mancanza di conoscenza di come funzionano le nuove tecnologie e, soprattutto, da cosa dice la legge italiana a riguardo. Infatti filmare una persona a sua insaputa, in un luogo non pubblico, e diffonderne il video è illegale. Insomma, è un reato che potrebbe addirittura essere perseguibile dalla magistratura (in caso di denuncia delle persone danneggiate).

Ma allora perché i genitori se la sono presa così tanto? Semplice: perché non avevano nemmeno la più pallida idea che si potesse trattare addirittura di un reato! Ovviamente anche i ragazzi responsabili della “bravata” (se così la si può definire) probabilmente non erano minimamente a conoscenza del fatto che ciò che stavano facendo poteva costituire una violazione di legge, e questo se da un lato rende in un certo senso meno grave l’accaduto, dall’altro invece sottolinea ulteriormente quanto poco si conoscano queste nuove tecnologie.

Non conoscere le nuove tecnologie, e usarle lo stesso, è rischioso. Commettere dei reati senza rendersene conto (e senza sapere che lo siano) si chiama “ignoranza funzionale”, e consiste nell’utilizzare un qualsiasi strumento senza sapere come funzioni e di quali conseguenze può generare. Insomma, un utilizzo “a casaccio” che non è mai privo di pericoli. A questo punto una domanda è lecita: chissà quanti altri reati, o comportamenti ritenuti comunemente inaccettabili, vengono perpetrati a causa dell’ignoranza funzionale da persone che, come oramai spesso accade, hanno sempre con sè questi strumenti, ma non sanno bene come vanno usati? Sia chiaro, non abbiamo nulla contro chi si porta lo smartphone sempre con sè (siamo noi i primi a farlo), ma vorremmo invitare tutti a riflettere su quanto poco conosciamo questi nuovi strumenti che usiamo tutti i giorni, ed a quali rischi andiamo incontro utilizzandoli senza conoscerli bene.

3Per dare alcune risposte e consigli sull’argomento, l’Associazione Sinapsi (che è l’editore di SullaScia.net), con il patrocinio dell’amministrazione comunale ha deciso di organizzare un breve corso a Borgaro per mostrare come si dovrebbero usare queste nuove tecnologie (Facebook in particolare) senza incappare in inutili rischi. Le lezioni, che si terranno per 3 giovedì di fila a partire dal 19 novembre sarà tenuto da chi scrive (Marco Cavicchioli, Digital Champion di Borgaro) ed è ad esaurimento posti (max 15 iscritti). Chi fosse interessato può prenotarsi inviando un e-mail all’indirizzo: info@sullascia.net o telefonare al numero 373.74.59.130.


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Giovanni D'Amelio