Ogni domenica mattina, SullaScia.net, ospita un commento su fatti e notizie che riguardano il territorio di Borgaro, Caselle, Mappano e Torino. Tutti possono inviare la loro riflessione all’indirizzo mail info@sullascia.net. La redazione si riserverà di pubblicare gli interventi ritenuti più meritori.
di Giovanni D’Amelio (direttore di NonSoloContro mensile)
Borgaro – Il cambio di parroco deciso dalla diocesi di Torino è stato senza dubbio la notizia della settimana, principalmente per le modalità attraverso le quali si è venuto a conoscenza del fatto. E dello stupore e disorientamento che subito ha investito i fedeli della comunità religiosa della città, ancora impegnati a smaltire, per certi versi, la doppia partenza che neanche un anno prima aveva visto andare via Don Osvaldo Maddaleno e soprattutto Don Beppe Ghirardo.
Il classico fulmine a ciel sereno è piombato sulla chiesa borgarese sabato 3 luglio, durante la messa delle 18, quando Don Daniele Bortolussi, l’attuale parroco, in maniera fredda e sbrigativa annunciava ai presenti la fine del suo mandato pastorale nella cittadina a partire dall’1 settembre prossimo. Un annuncio che ha lasciato di stucco e increduli tanti fedeli, ma non tutti, perché già da qualche giorno era trapelata la novità. In modo quasi fortuito, da un giornale, La Sentinella del Canavese, che in un articolo pubblicato a fine giugno riportava le dichiarazioni del parroco di San Dalmazzo in Cuorgnè, Don Stefano Turi, relative al suo trasferimento a Borgaro. Parole che hanno indispettito parecchio Don Daniele, visto che questa delicata comunicazione avrebbe voluta darla lui di persona ai fedeli. C’è chi sostiene, addirittura, che Don Daniele non sapesse nulla e di essere stato informato della sua partenza proprio leggendo l’articolo de La Sentinella.
Vero o falso che sia, ad oggi i motivi di questa nuova designazione non sono chiari. La comunità si è chiusa a riccio e sono pochi coloro che discuto pubblicamente dell’accaduto. Qualcuno però lo fa, e fonti ben informate sostengono che ormai da mesi si era generata una frattura tra Bortolussi e una parte del consiglio parrocchiale sulla linea d’azione dettata dal primo. Una spaccatura insanabile che avrebbe portato la diocesi ad accelerare i tempi del cambio.
In maniera più recondita, però, quello che si respira nell’ambiente è che la comunità, come accennavamo all’inizio dell’articolo, non ha ancora superato il ricordo di Don Beppe. Una figura storica con una personalità per certi versi vulcanica, che godeva la stima e l’ammirazione anche di persone laiche o lontane dal credo cattolico.
Don Daniele probabilmente non ha avuto il tempo di riempire parte di questo vuoto. E nell’ambiente la speranza è che Don Stefano possa far ritornare quella unità che nella parrocchia borgarese manca ormai da tempo.