BORGARO – Nei giorni scorsi abbiamo avuto un lungo colloquio con Marco Latella, Cristiana Sciandra e Alessandro Ferricchio, i tre componenti di minoranza del centro destra in Consiglio Comunale. Nelle prossime settimane spazio anche al Movimento 5 Stelle e al gruppo di maggioranza di centro sinistra.
di Giovanni D’Amelio
Con la maggioranza siete ai ferri corti. Perché si è arrivati a questo livello di scontro politico e direi anche personale? SCIANDRA: “A loro non fa tanto piacere il nostro operato e questo diventa chiaro quando il Sindaco si lascia andare in affermazioni tipo ‘voteremo no a prescindere alle vostre mozioni’ o ‘tanto in commissione decidiamo noi’. Ciò è tutto tranne che democrazia. In questo clima diventa difficile per noi essere collaborativi e per questo abbiamo deciso di non partecipare più a nessuna commissione fino a quando non ci saranno avanzate delle scuse. Senza dimenticare poi ‘l’ostruzionismo’ che a volte viene applicato alla nostra richiesta di atti pubblici”.
Lo scontro di posizione ci può stare, ma non vi sembra che qui manchi proprio il rispetto reciproco? SCIANDRA: “Da fuori, qualunque persona un po’ obiettiva può riconoscere gli attacchi personali che sfrontatamente ci sono stati rivolti in Consiglio Comunale, come ‘siete fascisti, siete razzisti, siete pagliacci’ pronunciati soprattutto nei monologhi del capogruppo Giuseppe Ponchione e condivisi da tutta la maggioranza”. LATELLA: “Noi abbiamo sempre sollevato questioni politiche ed amministrative lasciando fuori i risvolti personali. Per questo il Sindaco dovrebbe dire a Ponchione ‘tu i monologhi non li fai più perché crei situazioni di imbarazzo alla maggioranza’. Da qui che deve nascere il rispetto, da un confronto anche duro sulle idee, ma nel limite del contesto. Noi poniamo delle critiche e loro ci ridono in faccia. Questo non è rispetto”.
La vostra scelta di non partecipare alle commissioni, però, non vi esclude dal prendere decisioni anche importanti per i cittadini? LATELLA: “Noi abbiamo fatto una campagna elettorale all’insegna della responsabilità e della coerenza. Non torneremo più in commissione fino a quando, anche con un sussurro nell’orecchio, non ci verrà chiesto scusa”.
Anche con il Movimento 5 Stelle il vostro rapporto non è proprio così idilliaco. Non vi sembra di rischiare di rimanere in una posizione marginale? FERRICCHIO: “Noi portiamo avanti le nostre battaglie e in alcuni casi i grillini hanno condiviso il nostro punto di vista, in altri no.
Il vostro elettorato capisce la strategia che state seguendo? LATELLA: “Dovessimo andare al voto oggi il nostro elettorato sarebbe in forte crescita perché vedo tanto riscontro positivo intorno a noi. Siamo cresciuti di livello e di conoscenza amministrativa rispetto allo scorso mandato. Oggi diamo dei segnali ed impostiamo dei temi”.
Quali sono le maggiori pecche di questa amministrazione? LATELLA: “Penso che i termini incapacità e incompetenza siano la sintesi perfetta per rispondere a questa domanda. Incapacità amministrativa e mancanza di lungimiranza nell’azione. Questo lo constatiamo sia nel piccolo, come l’incapacità dell’assessore Chiancone a gestire 5 serate d’estate, sia nelle cose più grosse come il debito accumulato negli anni verso Seta, la penosa gestione della manutenzione del verde pubblico, i lavori nelle scuole che andava fatti molto prima, come avevamo sostenuto noi, per non creare disagi alle famiglie. Questa maggioranza dovrebbe andare da ogni singolo borgarese, chiedere scusa, dimettersi e sparire. In un anno e mezzo di mandato non hanno fatto nulla di buono.
Da qui a fine mandato su cosa si dovrebbe puntare? LATELLA: “Innanzitutto sulla sicurezza dei cittadini. Per combattere i furti, il vandalismo e lo spaccio non bastano le telecamere, ma servono più agenti in servizio, potenziare la caserma dei carabinieri di Caselle, aderire ai protocolli ministeriali gratuiti come Mille occhi sulla Città. Poi si dovrebbe puntare sulla sicurezza e l’efficienza degli edifici scolastici, sulle misure che sappiano stimolare l’occupazione, sul bisogno di case da poter offrire agli sfrattati, sull’aiuto delle famiglie in difficolta. Poi serve un piano del commercio capace di rilanciare il negozio di vicinanza. Bisogna chiedere ed ottenere da Renzi la possibilità di derogare il patto di stabilità per poter intervenire sulle criticità dei comuni.
Borgaro non è una cittadina sicura? LATELLA: “Borgaro non è il Bronx, ma in questi anni il controllo del territorio è molto peggiorato. Il ritorno dei vigili sul territorio è importante, ma serve altro. Noi idee ne abbiamo, ma aspettiamo di sentire quelle che ha il Sindaco.
E sui campi Rom? LATELLA: “Il Sindaco sembra disposto a fare azioni concrete e ha dichiarato a qualche giornale, senza mai smentire, che è pronto ad andare davanti al Palazzo Civico di Torino e chiedere a Fassino di intervenire sul campo dell’Aeroporto così come ha fatto su quello di Lungo Stura Lazio”.
Ultima domanda: vi sentite pronti a governare questa città? LATELLA: “Sicuramente non abbiamo paura di provarci. Su molti temi abbiamo una sensibilità diversa rispetto a chi governa oggi, ma se un domani i cittadini ci sceglieranno noi ci saremo”.