Il Tribunale Amministrativo Regionale dovrebbe esprimersi a metà ottobre sul ricorso presentato dal Comune di Settimo contro la nascita del nuovo ente. Ma quasi sicuramente si andrà verso un allungamento dei tempi.
di G. D’Amelio
Anche se con riserva, anche il Comitato Mappano Comune è propenso ad accettare un rinvio del giudizio del Tar in maniera da trovare quel sospirato accordo tra le parti che spianerebbe la strada al nuovo municipio. I sindaci di Settimo, Borgaro, Caselle e Leinì, infatti, stanno chiedendo alla Regione Piemonte di intervenire, nei limiti delle proprie competenze, per risolvere alcune questioni che sono ancora sul tavolo di discussione tra le parti.
Settimo chiede la salvaguardia regionale di alcune aree che dovrebbero passare a Mappano, e per questo ha fatto ricorso al Tar, mentre gli altri comuni pretendono garanzie in tema di patto di stabilità (creazione di un fondo di copertura in caso di sforamento), di personale (la possibilità per Mappano di assumere dipendenti propri) e di regole urbanistiche uniformi.
“Nei prossimi giorni – spiega Francesco Grassi, Presidente del Comitato Mappano Comune – cercheremo di incontrare il Vicepresidente della Regione Aldo Reschigna che tanto si sta prodigando per giungere ad una posizione condivisa da tutti i soggetti in causa. A lui diremo che, nonostante alcune perplessità, accetteremo anche noi il rinvio della sentenza del Tribunale Amministrativo per dare un paio di mesi al tavolo regionale di trovare una quadra. Vogliamo credere alla parole del Sindaco di Settimo che ha affermato che se si trova l’accordo ritirerà subito il ricorso, ma rimaniamo vigili perché non vorremmo ritrovarci nuovamente davanti ad una tattica per perdere tempo ai danni dei cittadini mappanesi”.
Sono passati alcuni decenni da quando alcuni abitanti hanno iniziato a chiedere l’autonomia della frazione, ma ora sembra di essere giunti veramente al dunque, forse a pochi mesi di distanza per coronare quel sogno.