Quando la burocrazia è un muro insormontabile anche solo per realizzare un’isola ecologica


isole-ecologiche-1-borgaroBORGARO – I condomini del Villaggio Verde di via Gramsci lanciano un appello e chiedono aiuto all’amministrazione comunale. “In tanti vengono da altre zone della città per buttare i rifiuti nei nostri cassonetti”.

di Giada Rapa

Come fanno i cittadini che abitano in un condominio a richiedere la realizzazione di un’isola ecologica per i rifiuti? Per il Sindaco di Claudio Gambino l’iter burocratico è molto semplice. “L’amministratore di condomino deve presentare una pratica in Comune al fine di ottenere l’utilizzo del suolo pubblico a titolo gratuito. Dopodiché i condomini si ripartiranno le spese di realizzazione in base ai millesimi di proprietà”.

Per i condomini del Villaggio Verde di via Gramsci però, la situazione sembra essere decisamente più complicata. Il complesso di case popolari, infatti, dopo il passaggio dal Consorzio Intercomunale Torinese (CIT) all’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) ha avuto non pochi disguidi e parlare con gli amministratori è pressoché impossibile. “Chiamando i numeri di servizio non risponde mai nessuno, e se qualche fortunato riesce a parlare con qualcuno, si sente rispondere che ha sbagliato ufficio” raccontano alcuni condomini. “Ci teniamo a sottolineare che il nostro intento non è quello di fare polemica, ma solo di far conoscere una situazione che si protrae da troppo tempo. Siccome i cassonetti non sono recintati sono tanti quelli che vengono a scaricare i rifiuti nella nostra zona”.

E i rifiuti gettati a terra, oltre a creare degrado dal punto di vista visivo, generano un ambiente malsano, tanto che nella zona più volte sono stati avvistati dei ratti. Per questo motivo gli abitanti hanno ora deciso di lanciare un appello, chiedendo anche l’aiuto dell’amministrazione comunale per risolvere l’intricata situazione.


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