Sull’accoglienza profughi Gambino apre “Incontrerò le associazioni del posto”


Qualche giorno fa abbiamo parlato del lavoro che sta svolgendo l’amministrazione comunale di Caselle, insieme ad alcune realtà locali, sull’ospitalità dei richiedenti asilo. Ieri abbiamo pubblicato il comunicato del Movimento 5 Stelle che denunciava l’immobilismo della maggioranza borgarese. Oggi la risposta del Sindaco.

di Giada Rapa

profughiEra all’incirca metà luglio quando la Prefettura di Torino convocava una quarantina di sindaci della zona, tra i quali anche quelli di Borgaro e Caselle, per valutare gli aiuti da mettere in campo al fine di arginare l’ondata di profughi giunti in Italia. All’epoca Claudio Gambino e Luca Baracco erano stati piuttosto chiari: al momento non si disponeva di strutture, di progetti e di forze adeguate.

A oggi la situazione è rimasta pressoché invariata, ma mentre precedentemente la richiesta della Prefettura sembrava essere soltanto su base volontaria, ora potrebbe diventare obbligatoria. Mentre il Sindaco di Caselle, Baracco, ha già avuto un paio di incontri con le associazioni del territorio alla ricerca di una possibile soluzione, a Borgaro l’amministrazione comunale non si è ancora mossa in alcun senso. Tanto da attirare l’attenzione del M5S, che in un comunicato stampa si domanda che cosa si stia aspettando.

Claudio Gambino, Sindaco di Borgaro

Claudio Gambino, Sindaco di Borgaro

“Sicuramente nelle prossime settimane ci sarà un incontro con la parrocchia e con le associazioni” rassicura Gambino “ma non dobbiamo dimenticare che ci troviamo ad affrontare una situazione complessa e grave, che non si risolverà nel breve periodo”. Proprio per questo motivo il primo cittadino sottolinea la necessità di attivare un progetto di accoglienza che sia soprattutto duraturo, oltre che adeguato. Problemi non indifferenti che si aggiungono alla mancanza di strutture. “Attualmente il Comune non ha nessun immobile a disposizione, perciò dovremmo rivolgersi alla Protezione Civile, ma come ho già detto il tema da affrontare non è semplice. Ora come ora Borgaro non ha né i mezzi, né un progetto per far fronte all’eventuale arrivo dei profughi”.


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