BORGARO – Il romanzo “Chimere” si addentra nell’ambiguo e spettacolare mondo delle Drag Queen. A indagare sull’omicidio um prete atipico che ha compassione per gli uomini perché per primo ha compassione per se stesso.
di Giada Rapa
Discreto successo di pubblico per il Circolo Letture Corsare, con la presentazione del romanzo giallo “Chimere”, ultima fatica della scrittrice Annavera Viva. Il libro si presenta come il seguito di “Questione di sangue”, anche se entrambi i racconti sono autoconclusivi. In “Chimere” ritroviamo la figura di padre Raffaele, prete anticipo con una storia atipica alle spalle. Figlio di un mafioso e di una prostituta, in giovanissima età viene affidato ai servizi sociali insieme al fratello Peppino. Qui la vita dei due si divide: Raffaele, adottato da una colta famiglia, trova la strada della fede, Peppino diventerà un boss della camorra. Anche Peppino risulta essere una figura atipica perché dimostra di essere un boss che possiede ancora dei codici e delle regole.
Quando padre Raffaele tornerà nel quartiere della Sanità si interrogherà spesso sul libero arbitrio, sulle probabilità che avrebbe avuto di intraprendere la strada del fratello se solo fosse rimasto. Proprio per questo non giudica i ragazzi e cerca di mostrare loro un’alternativa concreta a una vita fatta di camorra. In questo nuovo capitolo padre Raffaele si troverà a indagare su un omicidio “scomodo” all’interno dell’affascinante e ambiguo mondo delle Drag Queen. Accanto a lui la fedele perpetua Assuntina, donna estremamente pettegola – ma lei non si definisce tale perché fermamente convinta che i pettegoli si interessino dei fatti degli altri solo per cattiveria, mentre a lei piace davvero interessarsi di ciò che succede agli altri – in grado di ottenere informazioni ancora prima della polizia.
Un romanzo avvincente, fondato sull’ambiguità e sui mondi: quello della doppia vita delle Drag Queen con l’affascinante Brunella, quello di padre Raffaele, che spesso usa metodi poco ortodossi per ottenere informazioni, quello di don Peppino, che sembra quasi voler proteggere la bontà del fratello dalla malvagità del mondo che lo circonda. “Ma questo è soprattutto uno splendido romanzo che parla d’amore, come quello tra i due fratelli, anche se molto spesso chi ama fa una brutta fine” ha concluso lo scrittore Andrea Borla, che ha presentato la serata. Non è mancata una piccola anticipazione sul prossimo romanzo di Annovera, che indagherà nel mondo dei maghi, delle cartomanti e degli astrologi.