Nella seduta di ieri sera, il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità il riconoscimento al giudice palermitano. Allo studio le modalità per consegnare l’onorificenza al “nuovo cittadino”.
di G. D’A.
Caselle – Dopo un iter amministrativo durato quasi un anno, finalmente il Consiglio Comunale della città è riuscito a conferire la cittadinanza onoraria a Antonino Di Matteo, magistrato siciliano da anni impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e per questo sotto scorta da oltre 20 anni per le minacce ricevute. Tra le motivazioni che hanno spinto la Città a riconoscere questa onorificenza c’è la frase: “Di Matteo, simbolo dell’Italia che non si arrende”, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Comunale Roberto Tonini.
“La richiesta della cittadinanza onoraria al giudice è stata avanzata circa un anno fa dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – ha ricordato il grillino Angelo Navone – ma non si è potuto procedere al riconoscimento perché il Comune di Caselle non aveva un regolamento su questa materia”. Così per mesi uffici e commissioni hanno lavorato per la stesura e l’approvazione di questo documento e alla fine sono stati superati gli intoppi burocratici.
Ora la domanda che l’assemblea si è posta anche ieri sera è: “Come far avere questo riconoscimento al magistrato?”. L’assessore Angela Grimaldi ha comunicato che sono stati presi dei contatti con l’associazione Agende Rosse per invitare direttamente Di Matteo a Caselle, ma anche a Borgaro e Leinì, altri due comuni della zona che hanno riconosciuto la cittadinanza onoraria al togato. Se ciò non andrà in porto si studieranno soluzioni alternative per la consegna.