L’ANPI e l’eccidio del 1945 al Prato della Fiera


CASELLE – L’associazione, aperta a tutti coloro che si battono per la pace, propone per domani mattina una celebrazione per tenere vivo il ricordo dei partigiani fucilati.

di Alessia Sette

Un momento delle celebrazioni dello scorso anno

Un momento delle celebrazioni dello scorso anno

L’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, costituitasi a Roma nel 1944, quando tutte le regioni del Nord erano ancora sotto l’occupazione nazista sostenuta dai fascisti della R.S.I., riunisce al suo interno tutti quelli che con azioni personali, inquadrati in Brigate e Divisioni, hanno contribuito con la lotta partigiana a debellare il nazifascismo. L’organizzazione di Torino, radicata poi nelle varie Città e nei vari Comuni, promuove la riconquista della dignità degli italiani mutilati e offesi dalla dittatura del fascismo, e a Caselle, in occasione del 71° Anniversario dell’eccidio di cinque partigiani, organizza per sabato 6 febbraio una celebrazione per non smettere di ricordare la nostra storia.

Il 1° febbraio del 1945 Caselle viveva uno dei giorni più difficili della Lotta di Liberazione, quando al Prato della Fiera vennero uccisi cinque partigiani: Cafiero Luigi, Garbolino Antonio, Mensa Andrea, Praiotto Adolfo e Tamietti Mario. La celebrazione prevede alle ore 10.30 il ritrovo in piazza Boschiassi, dove alle 10,45 muoverà il corteo verso il Sacrario dei Caduti in piazza Mensa e la posa della corona. Infine ,alle ore 11 ci sarà il saluto del Sindaco Luca Baracco alla città di Caselle. Il tutto è rivolto a non lasciare alle spalle un passato, che ci ha permesso di arrivare a  questo presente, affinché la memoria storica non venga perduta e possa indicare ai giovani l’importanza della pace e della solidarietà.


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Alessia Sette