BORGARO – La parrocchia lancia l’iniziativa di una raccolta fondi per la città siriana martoriata dal conflitto. Basta una piccola rinuncia al giorno.
di Dario De Vecchis
Le Piccole Comunità della parrocchia borgarese scendono in campo con un grande gesto di solidarietà e propongono alla città di aderire al progetto di fraternità quaresimale che consiste nella ricostruzione di un pozzo d’acqua nella città di Aleppo, in Siria. La raccolta fondi, secondo i promotori dell’iniziativa, si può realizzare semplicemente con una rinuncia al giorno. “Serve una bottiglietta vuota dell’acqua da mezzo litro – si legge in un foglietto distribuito tra la comunità parrocchiale – forare sotto il collo una fessura per poter inserire delle monete; inserire un piccolo dono quotidiano frutto della nostra rinuncia; consegnare le bottigliette in chiesa durante le messe della domenica delle palme”.
Un gesto semplice e quotidiano, quindi, ma molto importante che può diventare concreto rinunciando per esempio ad un caffè al giorno. Basti pensare che secondo l‘Unicef, in Siria quasi cinque milioni di persone soffrono della scarsità d‘acqua. E questo perché le parti in conflitto utilizzano le fonti idriche per ottenere vantaggi politici e militari. Nel nord della città di Aleppo i rubinetti sono stati lasciati a secco fino a 17 giorni di fila e per oltre un mese in alcune zone. A fine 2015 i prezzi dell‘acqua ad Aleppo sono aumentati fino al 3.000%, in un momento in cui per le famiglie è più difficile che mai far quadrare il bilancio. Ad aggiungersi a queste sofferenze, la Siria è stata investita dalla più dura ondata di caldo degli ultimi decenni con le temperature che proprio ad Aleppo hanno superato i 40 gradi. Una condizione di cui a pagare le conseguenze sono in particolare i bambini, ai quali spetta il compito di andare a prendere l’acqua là dove è disponibile. E non è un caso che sono i bambini ad essere uccisi mentre cercano di raccogliere l’acqua.