CASELLE – È partita in questi giorni un’importante iniziativa di tipo educativo e culturale per le scuole dell’infanzia e per il Nido comunale L’isola felice a cura della Biblioteca comunale con la collaborazione di pediatri.
di Alessia Sette
Dal 1° marzo e fino al 14 aprile, presso la Biblioteca civica di Palazzo Mosca sono attivati 18 laboratori “Nati per leggere” per le scuole materne Andersen e La Famiglia e l’asilo nido L’isola felice: gli incontri si svolgono al mattino e sono realizzati grazie al contributo del Sistema Bibliotecario di Ivrea a cui la biblioteca è collegata. Il piano educativo e culturale è promosso dall’alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso l’associazione Culturale Pediatri – ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali – l’associazione Italiana Biblioteche – AIB che associa oltre quattromila tra bibliotecari, biblioteche, centri di documentazione, servizi di informazione operanti nei diversi ambiti della professione – e il Centro per la Salute del Bambino onlus – che ha come fini statutari attività di formazione, ricerca e solidarietà per l’infanzia -.
Nati per leggere ha lo scopo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita, in quanto secondo numerose ricerche leggere a voce alta ai più piccoli, in modo continuativo porti una positiva influenza positiva dal punto di vista relazionale e da quello cognitivo, oltre che a consolidare nel bambino l’abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce.
“Dal 2007 la nostra biblioteca aderisce al progetto Nati per Leggere della Regione Piemonte – spiega Tiziana Ferrettino, responsabile bibliotecaria casellese – e mira a coinvolgere sempre più bambini con una serie di iniziative. Proponiamo per ogni età il libro giusto: a 6 mesi vengono predilette le ninne nanne, a 9 mesi libricini con figure di animaletti o bambini, a 12 mesi libri con racconti e figure che possono sfogliare, a due anni libri con frasi semplici e brevi e storie che parlano di animali o della vita di tutti i giorni e infine a 30 mesi quando il vocabolario dei piccoli è in pieno sviluppo storie nelle quali possono identificarsi con strutture semplici”.