Nuova polemica tra i grillini e la coalizione di centro sinistra che governa la città. Al centro della discussione la mancata presentazione di documenti personali da inviare all’Autorità Nazionale Anticorruzione. Il Vicesindaco: “Una dimenticanza, provvederemo entro il 10 gennaio”
di G. D’A.
“Il Movimento 5 stelle di Caselle Torinese e di Mappano si chiede come mai quello che si pretende dai privati cittadini, ad esempio rispettare le scadenze per presentare la documentazione reddituale, non abbia le stesse tempistiche per chi fa parte dell’amministrazione pubblica, perché qui non vale e non deve valere la regola del predicare bene e del razzolare male”. Si apre così il comunicato stampa diramato in queste ore dai pentastellati locali in merito alla mancata pubblicazione sul sito del Comune dei documenti riguardanti la situazione economica e patrimoniale personale di buona parte dei consiglieri comunali di maggioranza, oltre a quella del Sindaco, Vicesindaco e di un assessore.
“Un atto obbligatorio, previsto dalla legge, che doveva essere compiuto entro fine ottobre 2015 – prosegue la nota del Movimento – e che oltre alla situazione reddituale del 2014 chiede ai singoli amministratori di firmare le attestazioni relative all’inesistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità degli incarichi ricoperti, questo perché a gennaio 2016 verranno monitorati i contenuti, visionati poi dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Al 4 gennaio 2016 non tutti avevano ancora adempiuto al loro dovere. Ci chiediamo il perché ma soprattutto: è questo l’esempio che l’amministrazione vuole dare ai suoi cittadini?”.
A rispondere a queste affermazioni, per la maggioranza parla il Vicesindaco Giovanni Isabella. “E’ stata una dimenticanza e stiamo procedendo a consegnare tutta la documentazione necessaria. Infatti, il termine ultimo che ci è stato imposto dal segretario comunale è il 10 gennaio. Mi preme sottolineare, però, che mentre noi ci preoccupiamo di governare al meglio la città, il Movimento 5 Stelle, a corto di argomenti, non fa altro che trovare pretesti per fare sterile polemica politica”.