Stamattina si terrà a Settimo una riunione tra i sindaci del Consorzio Bacino 16 e Seta spa. Arrabbiato l’assessore Isabella, mentre l’associazione Vivicaselle chiede le dimissioni del direttore della società.
di G. D’Amelio
Caselle – “Sono molto arrabbiato e i disservizi in città continuano. La riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti proposta da Seta poteva essere gestita meglio”. Il Vicesindaco e assessore all’Ambiente, Giovanni Isabella, alza la voce per i disguidi che in questi giorni si stanno verificando sul territorio, dopo che la società con sede a Settimo ha deciso di riappaltare una serie di servizi, sostituendo le cooperative che svolgevo il compito in precedenza. “Questa mattina – aggiunge Isabella – abbiamo una riunione con Seta e ci saranno anche gli altri comuni del Consorzio che stanno patendo la nostra stessa condizione. La società dovrà rendere conto di questi disservizi e risolvere il tutto in tempi brevi”. L’assessore conclude ricordando ai cittadini casellesi di segnalare direttamente all’Ufficio Ambiente del Comune (011/9964251) o all’URP (011/9964102) e non a Seta, le eventuali criticità rilevate nel servizio di raccolta “al fine di monitorare in tempo reale la situazione e renderne conto all’azienda”.
Ma per diversi cittadini e per Vivicaselle i disservizi di Seta ci sono da sempre, sin dalla nascita, tanto l’associazione ha inviato una ventina di giorni fa una lettera al presidente della società, Alessandro Di Benedetto, per “capire tutte le problematiche non indifferenti di un servizio non degno di questo nome”. Nella missiva, a firma di Giuseppe Contestabile, si richiede inoltre più trasparenza sui dati della società (bilanci, contratti dei servizi, carta dei servizi, comparazione e rendicontazione analitica delle tariffe dei vari comuni pagate dai contribuenti) da pubblicare sul sito web della spa. A tal fine, Vivicaselle chiede la costituzione di un gruppo di controllo esterno, indipendente da Seta e dal Consorzio Bacino 16, con il compito di monitorare seriamente i servizi erogati. Altra richiesta del comitato, “per sensibilità nei confronti dei cittadini” è abbassare i compensi dirigenziali e ridurre il numero di consiglieri del cda di Seta. “Ricordiamo – si chiude la lettera – che il presidente di Seta è anche il Vicepresidente nazionale di un’associazione di consumatori e che con il suo comportamento dimostra che ha più a cuore il suo portafoglio che non quello dei contribuenti. Non sarebbe opportuno che si dimetta?”.