CASELLE: Ieri pomeriggio presso la Sala fratelli Cervi, si è svolto un convegno sul tema dell’ambiente, della buona alimentazione e delle opportunità che offre il luogo dove si vive. In preparazione dell’evento “Agricoltura e commercio tra passato e futuro” che si svolgerà domenica nel centro storico cittadino.
di Alessia Sette
Venerdì 8 aprile, alle ore 18 presso la Sala Cervi di via Mazzini 60, si è tenuto il convegno Salute, cibo e territorio che ha visto la partecipazione di diversi relatori che hanno trattato argomenti legati all’ambiente, agli alimenti, all’agricoltura e che mira a continuare quel percorso conoscitivo intrapreso dall’amministrazione comunale per rendere i cittadini consapevoli di quanto siano importanti le scelte che ogni giorno si fanno sul mangiare e quanto possa offrire il luogo dove si vive. L’iniziativa, dopo quelle svolte nelle scuole nelle settimane scorse, è stata un’altra attività propedeutica alla festa che si svolgerà in città domani, 10 aprile, dal titolo Agricoltura e commercio tra passato e futuro, promossa dalla Libera Associazione Commercianti e Artigiani di Caselle.
Ad aprire l’incontro, moderato dalla giornalista Nadia Bergamini, ci ha pensato il Sindaco Luca Baracco: “A Caselle, l’agricoltura e il commercio sono due pilastri vitali del tessuto sociale, sui quali si basa la nostra comunità. Il nostro compito è elaborare una nuova visione dello sviluppo globale e locale, che coniughi passato e presente per promuovere una cultura sulla sana alimentazione”. A seguire c’è stato l’intervento di Loredana Meuti, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Caselle, che ha spiegato quanto sia grande l’impegno dei docenti, degli alunni e della famiglie sul tema della salute e della sana alimentazione, con l’obiettivo del benessere partendo proprio dall’ambiente scolastico. Meuti ha inoltre ribadito come le due realtà, scuola e amministrazione comunale, abbiano lavorato in sinergia per promuovere l’educazione dei ragazzi e la conoscenza del territorio. Biagio Magauda, docente di scuola media, ha poi aggiunto: “E’ nostro dovere disincentivare il consumo di cibo spazzatura, evitando distributori di merendine e fornendo un servizio mensa con cibo sano e biologico, perché uno studente in salute, apprende più efficacemente.
La docente Rosanna Zivoli ha poi illustrato i vari temi che ha affrontato con le scuole medie, in particolare con le classi prime, su una sana alimentazione, la stagionalità degli alimenti, il territorio e i prodotti a km 0, i microrganismi nei cibi e un laboratorio didattico sull’estrazione del DNA nella banana, che ha riscontrato ottimi risultati e apprezzamenti tra gli studenti. “Nelle classi seconde, invece – ha continuato l’insegnante – l’attenzione è stata focalizzata sui principi nutritivi per educare i ragazzi ad avere corrette e sane abitudini alimentari e infine nelle classi terze abbiamo trattato i disturbi del comportamento alimentare”.
Paolo Odetti, Vicepresidente della Coldiretti ha raccontato quanto sia importante conoscere quello che si mangia e quanto le etichette che accompagnano il cibo debbano essere chiare e veritiere. Il dottor Giorgio Aghemo ha ribadito quanto sia diffusa la malnutrizione sia per eccesso sia per difetto, e come siano di fondamentale rilevanza le scelte alimentari e l’attività sportiva per un corpo e una mente sana. L’agricoltore Giovanni Verderone ha in seguito raccontato cosa significhi essere agricoltori nel 2016, i sacrifici e la passione necessari per un mestiere e uno stile di vita che mirano a tre scopi: avere cibo per la sopravvivenza, fornire cibo agli altri e fare la manutenzione del suolo. Paolo Gremo, assessore alle Politiche di Sviluppo Economico e Agricoltura ha infine concluso: “Vogliamo essere vicini alle persone, parlando di cose reali, partendo proprio dal territorio in cui abitiamo, ripercorrendone la storia, perché solo sapendo cosa siamo stati , possiamo sapere chi siamo. Con gli incontri nelle scuole abbiamo creato un mix tra conoscenza, esperienza, entusiasmo e voglia di capire. Fondamentale è questo tessuto sociale che ha fatto corpo unico su quel disegno di conoscenza per la comunità: dobbiamo lasciare in eredità alle future generazioni le cose importanti e domenica andremo a ribadire questo concetto”.