BORGARO – Nel corso della rassegna “Letture Corsare” Ivo Maistrelli, esponente del Cicap, ha raccontato tanti aneddoti e curiosità sui racconti che parlano di triangoli magici e esoterismo. Ma anche del motivo dello stretto rapporto tra Torino e la civiltà egizia.
di Giada Rapa
Ieri sera, venerdì 11 marzo, presso la sala del Consiglio Comunale, si è tenuta la presentazione del libro “Torino Mysteriosa” di Ivo Maestrelli, esponente del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (Cicap). “Ognuno di noi crede in quello che vuole credere, perciò questo libro non ha la pretesa di far cambiare idea a qualcuno. La nostra idea è semplicemente quella di indagare sulle leggende e sui miti che aleggiano sulla città di Torino, cercando di capire come, quando e perché sono nati” ha spiegato Maistrelli, che nel corso della serata ha raccontato moltissimi aneddoti e curiosità anche con il sussidio di diapositive, lasciando trasparire la passione che lo ha spinto nella ricerca.
“La maggior parte delle leggende non ha una base antica, poiché nascono intorno agli anni ’70 del secolo scorso. Per esempio, il primo accenno di Torino quale vertice di un triangolo di magia bianca con Lione e Praga, risale al 1972”. All’incirca nello stesso anno Torino, oltre a vertice di un triangolo di magia bianca, lo divenne anche di magia nera, questa volta con Londra e San Francisco, città in cui all’epoca vivevano due grandi satanisti. “Ma non bisogna pensare ai satanisti da film, ma a esponenti di una filosofia che vede Satana come l’uomo che si ribella a Dio perché gli impedisce la conoscenza” ammonisce l’autore. Aneddoti interessanti anche per quanto riguarda lo stretto rapporto tra Torino e la civiltà egizia, gli unici ad avere una tradizione antica. Le storie riguardanti Torino fondata da un principe egiziano risalgono infatti al 1561, inventate da un nobile su incarico del re di Savoia per dare prestigio alla città. “Mi sono divertito molto a scrivere questo libro – ha concluso Maistrelli – perché è anche un omaggio a Torino, una città nella quale mi trovo bene e che mi ha accolto quando sono arrivato dall’Alto Adige”.