LE RUBRICHE DELLA DOMENICA – LE FOBIE: COSA SONO E COME USCIRNE


In Italia sono milioni le persone che soffrono di paure più o meno razionali e il Covid ha incrementato i casi. Maggiormente colpite risultano le donne.

di Davide Di Giovanni, Psicologo e Direttore dello studio Life & Mind Psicologia di Mappano

Per fobia si intende una paura eccessiva rivolta verso un oggetto specifico. Buio, cani, aerei, sangue, siringhe, guidare automobili, spazi stretti, ponti, insetti… Le fobie sono di tanti tipi. I motivi della loro comparsa sono molteplici: cause familiari (ad esempio la madre che ha paura dei cani e la trasmette al figlio) per condizionamento (in seguito ad un evento spiacevole ad esempio dopo il morso di un cane, oppure dopo un attacco di panico in aereo). Le fobie, in realtà sono un meccanismo adattivo: dal punto di vista evolutivo sono utili a preservare la persona da pericoli presenti in natura.

La prima cosa da fare è cercare di prevenire queste paure. Nel caso di un evento negativo è importante “riesporsi” subito. Ad esempio se mio figlio ha bevuto un po’ di acqua al mare o in piscina e si è agitato è opportuno, dopo averlo calmato, farlo tornare subito in acqua. Per curarle, le tecniche cognitivo comportamentali sono le più efficaci. In breve tempo consentono alla persona di affrontare e tollerare ciò di cui hanno paura. Si usano diverse tecniche, ad esempio la modificazione dei pensieri, l’esposizione graduale all’oggetto temuto, l’ipnosi.

Nel nostro studio utilizziamo inoltre un visore per la realtà virtuale. Consente di affrontare in maniera più graduale il riavvicinamento all’oggetto temuto. Solitamente i miglioramenti si apprezzano già entro le prime 10 sedute, spesso anche prima. Per la completa guarigione sono necessari alcuni mesi. Molto dipende dalla gravità del disturbo e dall’impegno del paziente. Inoltre, con alcuni accorgimenti Il rischio di ricaduta è minimo. L’ultima fase della terapia è infatti la prevenzione delle ricadute. Fondamentale continuare ad esporsi: se ho superato la fobia dell’ascensore devo utilizzarlo ogni tanto, anche se abito ad un piano basso.


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Giovanni D'Amelio