Per alcuni di noi è qualcosa di semplice e scontato. Magari ci sentiamo bene mentre stiamo facendo una passeggiata, mentre stiamo praticando uno sport che ci piace o durante un’attività che ci rende particolarmente felici. Ma ci siamo mai chiesti perché fare attività di questo tipo può essere un vero toccasana per la nostra salute psicofisica?
di Alice Rabai, psicologa del team Life & Mind Psicologia di Mappano
La scienza ha dimostrato che coltivare qualunque tipo di passatempo, da soli o in compagnia, aiuta il nostro corpo a entrare in uno stato di rilassamento tale che porta a ridurre lo stress e il carico lavorativo che accumuliamo ogni giorno. Quando pratichiamo un’attività che ci rilassa, rilasciamo dopamina, un neurotrasmettitore che, oltre a essere interessato nel controllo del movimento, nella memoria e nel sonno, ha la funzione di regolare l’umore poiché è coinvolto nei meccanismi di ricompensa e piacere.
La nostra società sembra non vedere di buon occhio il fatto che possiamo impiegare il nostro tempo in attività che non riguardino il lavoro (“prima il dovere poi il piacere”) e da qui può derivare, in alcune persone, il senso di colpa nel momento in cui si dedicano a cose che le fanno stare bene, magari a discapito dei doveri familiari e sociali.
Tuttavia, coltivare un hobby è fondamentale perché: permette di avere uno scopo che non sia solamente lavorativo; consente di impegnarsi in attività che ci rendono felici; ci allontana dalle preoccupazioni quotidiane; migliora la socializzazione (soprattutto in caso di attività di gruppo); stimola la creatività e l’immaginazione; offre la possibilità di decidere liberamente cosa, come e con chi farlo; aiuta a prevenire patologie psicosomatiche e quadri clinici come la depressione o i disturbi d’ansia.