Borgaro: quando le minoranze consiliari si fanno la guerra


A dispetto del nome, Uniti per Cambiare sembra non voler collaborare con il gruppo di Fratelli d’Italia. L’ultima polemica è arrivata per un voto della maggioranza dato al consigliere Lapira

di Giada Rapa

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Tra i pochi punti all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale, l’ultimo era dedicato alla nomina della Commissione Comunale per la Formazione e l’Aggiornamento degli Albi dei Giudici Popolari di Corte d’assise e di Corte d’Assise d’Appello. Una commissione che prevede due membri, uno per la maggioranza e uno per l’opposizione. Essendo i due gruppi di opposizione in parità numerica – per l’assenza, preventivamente comunicata, dell’esponente di Uniti per Cambiare Elisa Cibrario Romanin – è stata la maggioranza a sbloccare la situazione, dando un voto al consigliere di Fratelli d’Italia Emanuele Lapira.

Un atto che ha scatenato la dura reazione di Uniti per Cambiare, che in un comunicato stampa ha accusato maggioranza e FDI di “essersi finalmente palesati” dal momento che sapevano “che potessero essere d’accordo o addirittura un’unica forza politica, ma che avessero la volontà di rivelarsi apertamente alla cittadinanza è stato veramente un atto di coraggio”. Rivolgendosi anche a quegli elettori che “avendo creduto nella lista di FDI come possibile alternativa alla pluriennale amministrazione Gambino, sicuramente si ravvederanno. Se pertanto avessero bisogno di una vera opposizione, possono contare senza alcun dubbio sulla nostra presenza”.  

“Il contenuto del comunicato dà la conferma di quanto sia più facile nascondersi dietro ad una tastiera piuttosto che argomentare, dal vivo e in modo serio, responsabile e costruttivo, i temi legati alle delibere del Consiglio Comunale” ha commentato il gruppo di FDI, ricordando non solo la fine della campagna elettorale, ma anche la rifiutata possibilità di dialogo tra minoranze – in più di un’occasione – da parte di Cibrario Romanin. “Per favore, siate seri e vista la poca conoscenza dei temi amministrativi, cercate di utilizzare almeno il buon senso, sempre che sia una virtù che vi appartiene” hanno concluso senza mezzi termini.

Sulla questione si è anche espresso il sindaco Claudio Gambino, rimarcando l’incompetenza dei membri di Uniti per Cambiare. “Trovo surreale sollevare una polemica su una Commissione che viene convocata 2 volte in 5 anni – ovvero solo in quelli dispari – quando nel Consiglio è stata approvata una Variazione di Bilancio di 1.200.000 euro sulla quale il Gruppo non ha proferito parola. Ritengo sia molto più facile fare della sterile polemica, inutile e peraltro molto demagogica, invece di entrare negli argomenti. E, vista la scarsa competenza, cercare di capire, studiare e mettersi d’impegno per comprendere delibere che hanno un vero contenuto e un vero interesse per i cittadini”.  


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