Borgaro e il percorso scolastico sulla Legalità


Durante l’evento, che si è tenuto a Villa Tapparelli, è stata premiata la classe seconda D delle medie vincitrice del concorso “Se Vuoi”. Interessante l’intervento del giornalista RAI Stefano Tallia.

di Giada Rapa

Borgaro – Si è concluso ieri sera, 16 marzo, a Villa Tapparelli, il percorso sulla legalità intrapreso dai ragazzi di prima e seconda della scuola media Carlo Levi, promosso dall’associazione Parole&Musica. Durante la serata è stato fatto un breve excursus delle attività svolte con i ragazzi nel corso di questi mesi e della collaborazione con il movimento delle Agende Rosse.

Successivamente si è passato alla premiazione degli elaborati per il progetto “Se vuoi”, lanciato nella città di Palermo in collaborazione con la Polizia di Stato. La classe vincitrice del viaggio di tre giorni nel capoluogo siciliano, dal 17 al 19 ottobre, è stata la seconda D con il loro “Diario della Legalità”, premiata dal Sindaco Claudio Gambino con una targa. A tutti i partecipanti è comunque stato consegnato un attestato di partecipazione. “Il Comune di Borgaro contribuirà nel portare i vostri figli a Palermo” ha commentato l’assessora all’Istruzione Marcella Maurin, che ha dato alle famiglie informazioni più tecniche in merito al viaggio. Durante la serata anche l’intervento di due rappresentanti del Movimento delle Agende Rosse di Paolo Borsellino, che hanno raccontato le motivazioni che hanno portato alla nascita dell’associazione e parlato della trattativa “Stato-Mafia”.

La serata si è conclusa con le riflessioni del giornalista RAI Stefano Tallia che ha parlato del rapporto tra mafia e sport. “Lo sport è uno di quei territori in cui la criminalità si è sempre infiltrata, perché transitano soldi ed è un importante veicolo di consenso sociale. È un terreno fertile, ma nello sport è ancora più importante che altrove puntare sulla legalità, perché ci sono molti giovani” ha dichiarato Tallia. Non è mancata una riflessione tra giornalismo e mafia. “Il giornalismo è una professione scomoda, se fatta bene. Decine di giornalisti si trovano sotto scorta e molti altri hanno perso la vita. A questo proposito il 3 maggio, in occasione del 40° anniversario dell’uccisione di Carlo Casalegno, verranno ricordati tutti i giornalisti vittime delle mafie. Occorre tornare a porre l’attenzione sul sistema dell’informazione, perché la legalità è soprattutto conoscenza”.


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