Le classi 3e medie degli Istituti Comprensivi di Borgaro e Mappano sono scese in piazza e in palestra per ,amifestare il proprio pensiero. I ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Caselle hanno invece visitato la mostra Profumo di Vita a cura dell’associazione Legal@arte.
di Giada Rapa
È dai giovani, nostro presente e nostro futuro, che deve partire il cambiamento culturale. Proprio per questo, in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, le scuole del territorio si sono schierate in prima fila.
BORGARO e MAPPANO – Le classi 3e medie degli Istituti Comprensivi dei due comuni hanno dato vita a un flash mob. Seppure con stili diversi, i ragazzi hanno voluto trasmettere il messaggio del “No al Silenzio”: nel primo caso un gruppo di ragazze, sulle note e le parole di “Nessuna Conseguenza” di Fiorella Mannoia hanno strappato lo scotch che avevano sulla bocca, mentre nel secondo, sulla musica di “Break The Chain” sono stati i ragazzi a sciogliere il bavaglio alle compagne di classe. “È importante condividere con tutta la comunità un percorso di lotta. È importante denunciare, perché il silenzio uccide la dignità. La maggior parte delle violenze oggi sono ancora perpetuate all’interno delle pareti domestiche e per certe donne diviene una cosa quasi fisiologica. Dobbiamo cambiare la cultura, perché molto spesso le violenze, soprattutto sessuali, non vengono denunciate perché si pensa che le donne se la vadano a cercare” ha commentato la Dirigente Scolastica Lucrezia Russo. Entrambi gli eventi avrebbero dovuto svolgersi nelle rispettive piazze comunali, ma la pioggia di venerdì 23 novembre ha costretto i giovani a esibirsi in palestra. Ma per Russo poco importa. “Non conta il luogo, ma il messaggio”. Le classi dei due Istituti hanno inoltre analizzato la storia di Nadia Murad, ex schiava sessuale dell’Isis, ora attivista per i diritti umani e vincitrice del Premio Nobel per la Pace.
CASELLE – Gli studenti dell’Istituto Comprensivo hanno visitato, accompagnati dai propri insegnanti, la mostra Profumo di Vita #neldirittodelbambino a cura dell’associazione Legal@arte. “Attraverso queste immagini proveremo a far comprendere ai nostri ragazzi l’importanza della difesa al fine di fermare la violenza, soprattutto in questo periodo storico in cui più cerchiamo di dire basta e più sembra esplodere. Purtroppo siamo impotenti, non abbiamo soluzioni immediate a questo problema. Per questo cerchiamo piano piano, attraverso la cultura a trasmettere un messaggio, dato proprio dalle mani che proteggono questi bimbi e cercando di comprendere quando un amore è reale e quando non lo è” ha spiegato l’assessora alle Pari Opportunità Angela Grimaldi. Legal@arte svilupperà inoltre un progetto all’interno delle scuole, sempre attraverso l’arte, che i ragazzi esporranno ai genitori e alla cittadinanza intorno alle celebrazioni per l’8 marzo.