Borgaro: buona partecipazione per il primo appuntamento di cultura piemontese


Tanti i borgaresi che si sono ritrovati venerdì 1 marzo presso la sala conferenza di Cascina Nuova per ascoltare la storia di “monsù bigat” e “dla seda” raccontata da Michele Bonavero.

di Giada Rapa

Borgaro – Interessante, divertente e soprattutto rigorosamente in lingua piemontese. Ha ottenuto un buon riscontro il primo di una serie di sei appuntamenti di cultura regionale promosso dall’associazione La Roa e svoltosi venerdì 1 marzo presso la sala conferenze di Cascina Nuova.

Ad aprire questo ciclo di incontri è stato Michele Bonavero, che ha parlato di “monsù bigat e la bela stòria dla seda”, ovvero dell’introduzione del baco da seta nel nostro territorio e della straordinaria importanza che ha avuto in Piemonte, affermandosi come rilevante realtà economica per quasi quattro secoli e mezzo. Nel corso della sua “chiacchierata”, come da lui stesso definita, Bonavero ha anche mostrato i bozzoli dei bachi, nonché spiegato l’origine e la diffusione di questi ultimi prima nel Sud d’Italia e successivamente in Piemonte. “Ci tengo a ringraziare la signora Pierangela Tapparo -la Presidente de La Roa- per la bella organizzazione. È giusto dedicare qualche momento alla nostra lingua e alla nostra cultura” ha commentato Bonavero, illustrando anche la rivista “Piemontèis Ancheuj”, fondata da Camillo Brero. “Una rivista mensile molto particolare, perché al suo interno ha anche giochi di enigmistica totalmente in piemontese: un modo divertente per allenare la mente e imparare parole nuove o riscoprirle”.

Il prossimo appuntamento è ora previsto per domani, venerdì 8 marzo, sempre a Cascina Nuova a partire dalle ore 16. La conferenza “Nino Costa: il poeta che parla al cuore”, con relatore Pierino Pellegrino, sarà però sostituita con un tema ancora da definire.


Commenti

commenti