Fino a questo momento, la comunità borgarese ha dimostrato la sua grande anima solidale, accogliendo sotto tutti i punti di vista la famiglia ucraina che attualmente risiede presso la canonica di via Italia. Ma c’è ancora molto da fare.
dalla Redazione
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Era il mese di aprile 2022, quando la parrocchia locale dava il via al progetto “Mani Tese per l’Ucraina”, che avrebbe portato all’accoglienza di una famiglia ucraina in fuga dal conflitto contro la Russia. Da quel momento la comunità borgarese ha dato prova di tutta la sua generosità, con tanti volontari che si sono messi anche a disposizione per rimettere in sesto la vecchia casa parrocchiale situata in via Italia, risistemando anche l’impianto di riscaldamento. Senza dimenticare coloro che hanno inviato mobili, stoviglie, tende, biancheria per la casa e molto altro.
Tutto per accogliere, all’inizio dell’estate, una famiglia, composta da una nonna, due madri e tre bambine -delle quali una molto piccola- che si sono affidate alla nuova comunità. “Quando si perdono tutti i punti di riferimento, si ha bisogno di tutto. C’è stato e c’è tuttora bisogno di qualcuno che pensi alle pratiche sanitarie, ai documenti, alla scuola e per questo si stanno mettendo a disposizione molte persone: dall’insegnante al medico, all’infermiera, ai volontari della SEA per gli accompagnamenti. Anche il Comune ha offerto il suo supporto. Ogni settimana inoltre arrivano doni per la famiglia, dal cibo, all’occorrente per la scuola, al necessario per la bambina più piccola, alle bicilette per quelle più grandi. Nessuno ha voluto tirarsi indietro. Le due bambine più grandi sono state inserite a scuola con il prezioso supporto degli insegnanti, della Commissione Solidarietà e della Dirigente Scolastica Lucrezia Russo, che si è presa a cuore il caso” raccontano i volontari, sottolineando quale nuova sfida attenda ora queste persone.
Il prolungarsi del conflitto, infatti, ha cambiato un po’ le carte in tavola per quella che inizialmente era stata pensata solo come una soluzione provvisoria. Ecco quindi la necessità di integrarsi: nella comunità scolastica per le bambine -imparando la nostra lingua- e nel mondo lavorativo per le donne. “Su questo fronte registriamo la disponibilità di famiglie, imprese e attività economiche del territorio che in queste ultime settimane ci stano aiutando con i primi lavori. Intanto però, c’è ancora bisogno della generosità di tante persone per poter far fronte alle difficoltà quotidiane e alle tante spese che occorre affrontare per garantire una ospitalità dignitosa, a cominciare dalle utenze di luce e gas, in vista dell’inverno che sta per arrivare. Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno dato e continuano a dare il loro piccolo o grande contributo e confidiamo nella sensibilità e nella generosità dei borgaresi per continuare a sostenere questo progetto di accoglienza” concludono i promotori dell’iniziativa.
Coloro che desiderano contribuire, potranno farlo attraverso un bonifico intestato a “Parrocchia Santi Cosma e Damiano”, IBAN IT32B0200830110000000587330, indicando come casuale “Contributo per la famiglia Ucraina”. Attraverso la stessa causale, è anche possibile utilizzare Satispay.