Borgaro: slitta di qualche settimana l’uso della tessera per le “campane intelligenti”


Da oggi, 1 febbraio, sarebbe dovuto entrare in vigore l’uso obbligatorio delle tessere magnetiche per sbloccare i nuovi cassonetti. Ma il Comune vuole prendersi più tempo. Molto critico il Gruppo Sciandra.

di G. D’A.

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La “rivoluzione” della raccolta differenziata dei rifiuti in atto da alcuni mesi a Borgaro ha ancora necessità di tempo prima di entrare nella sua seconda fase, quella che potremmo in parte definire come la prova del 9 del nuovo sistema che per ora riguarda 43 isole icologiche ubicate nella parte est della città. E’ rimandata di qualche settimana, infatti, la “chiusura” dei cassonetti smart, che per aprirli diventerà poi necessario l’uso del tesserino magnetico che il Comune ha recapitato alle utenze domestiche registrate. “Inizialmente – spiega il Sindaco Claudio Gambino – avevamo ipotizzato con Seta il 1° febbraio 2023 come data di partenza per l’utilizzo obbligatorio delle tessere, ma abbiamo bisogno ancora di qualche settimana per valutare con la società l’andamento della sperimentazione“.

Giancarlo Lorenzi, consigliere comunale delegato alla raccolta differenziata, va oltre: “Visto che il sistema senza la tessera sta funzionando bene, non c’è urgenza di chiudere le campane. Preferiamo prenderci un po’ di tempo in più per essere sicuri che tutti abbiano la tessera”. Già, perché il fenomeno delle “utenze fantasma“, cioè delle famiglie non registrate a ruolo per il pagamento della Tari, e di conseguuenza senza tessera, è un problema che porta all’abbandono dei rifiuti, e la Città di Torino ne sa qualcosa.

Per le minoranze consiliari, però, non tutto va così bene. “Questo slittamento – sostiene Cristiana Sciandra, dell’omonimo Gruppo – se da una parte può dare più tempo alle persone di adattarsi al nuovo sistema, dall’altra continua a dimostrare la totale mancanza di rapporto tra chi amministra e i cittadini, oltre all’incapacità dei primi di saper gestire compiutamente la situazione. Continuiamo a sostenere che se si voleva cambiare si poteva e si doveva fare meglio. A oggi non sappiamo ancora quali saranno i futuri vantaggi economici per i residenti, mentre le campane piene e i sacchetti per terra non fanno ben sperare“. Più pacati invece i toni di Cinzia Tortola, del Movimento 5 Stelle. “E’ necessario attendere che parta l’utilizzo delle tessere per valutare la reale efficienza del nuovo servizio, che comunque riteniamo una buona idea. Resta ancora da capire quando e in che modo verranno applicate le tariffe puntuali, l’unico modo per premiare i cittadini che si applicano responsabilmente ad uno smaltimento corretto dei rifiuti“.


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Giovanni D'Amelio