Fenomeno denatalità: anche nelle nostre città si fanno meno figli


Negli ultimi due anni, Borgaro e Caselle hanno riscontrato un calo significativo dei nuovi nati. Leggermente in controtendenza, invece, Mappano.

di Giada Rapa

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Gli ultimi dati Istat lasciano ben poco spazio all’interpretazione: soprattutto nel 2021 e nel 2022, il numero di coppie che hanno avuto figli ha continuato a calare. In base al report, “nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia dei 400 mila, attestandosi a 393 mila. Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184 mila nati, di cui circa 27 mila concentrate dal 2019 in avanti”.

Le cause di questo fenomeno possono essere molteplici: crisi occupazionale, politiche familiari inadeguate, costo della vita in aumento, impossibilità fisica di procreare, motivi etici e altro ancora. Oggi però non siamo qui per analizzare le motivazioni che si celano dietro questa decrescita, bensì per scoprire se, negli ultimi 5 anni, anche alcuni comuni del nostro territorio hanno riscontrato un calo significativo di nascite.

Partiamo da Borgaro, che proprio durante l’ultimo Consiglio Comunale aveva accennato a una riduzione di nuovi nati. Nel 2018, il Comune ha accolto 84 nuovi piccoli, con una certa “impennata” nel 2019 e nel 2020, anni nei quali il numero delle nascite ha raggiunto il doppio zero –quindi 100– riscontrando poi una diminuzione nel 2021 con 86 neonati per concludere con un ulteriore calo nel 2022, anno in cui sono stati registrati solo 64 nascite. In due anni, quindi, 36 bambini in meno.

Va un po’ meglio a Caselle, anche se un calo generale della natalità, con conseguenti minori iscrizioni scolastiche, ha portato l’amministrazione Marsaglia a scegliere di spostare le classi della Scuola Primaria Collodi presso il plesso della Rodari. Partendo dal 2018, la città dell’aeroporto ha registrato 105 neonati, con un incremento di 2 unità nel 2019, per poi avere un piccolo calo nel 2020, con 97 nascite. Decisamente in risalita il 2021, quando sono stati accolti 109 piccoli, mentre nel 2022 in numero di neonati si è fermato a 88. Una ventina di unità in meno nel giro di un solo anno.

Leggermente in controtendenza il Comune di Mappano. Dopo una progressiva riduzione di nascite dal 2018 al 2020 -partito con 65 piccoli, scesi poi a 55 con un ulteriore calo a 47– negli ultimi due anni ha registrato un piccolo aumento. Nel 2021, infatti, rispetto all’anno precedente il numero di neonati è aumentato di 2 unità -passando quindi a 49– mentre nel 2022 è nuovamente salito a 62. In un anno, quindi, l’ex frazione ha accolto ben 13 nuovi piccoli cittadini.


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