L’atleta paralimpico ha costituito l’associazione Io Volo sulle Ali di un Sogno Onlus, con lo scopo di comunicare ai giovani che “la disabilità non può e non deve essere un limite”.

di Giada Rapa
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I successi di Massimo Giandinoto non sono circoscritti solo al settore sportivo – dove l’atleta paralimpico borgarese ha conquistato medaglie in diverse discipline – ma anche a quello personale. Dopo la pubblicazione del suo primo libro, scritto e uscito durante la pandemia, da oggi “Io Volo sulle Ali di un Sogno” non è più soltanto un titolo, ma anche il nome della neonata associazione Onlus.
“Una realtà a conduzione totalmente familiare, in modo da non dover delegare terze persone, concretizzata dopo tanti sforzi e l’immancabile e costante supporto della mia famiglia e di mia moglie Rossella” spiega Massy Runner. “L’associazione si occuperà il particolar modo della gestione del mio Progetto Scuola, affinché sempre più ragazzi e ragazze possano ascoltare la mia storia e comprendere che la disabilità non può e non deve essere un limite”. La Onlus si occuperà di gestire anche un altro filone di intervento, decisamente più complicato, ma non per questo affrontato con minore entusiasmo. “Cercheremo anche di aiutare quelle persone che necessitano di prodotti ortopedici e sanitari che non godono del supporto – per vari motivi – da parte del SSN. Un aspetto che, nel corso degli anni, ho imparato a conoscere bene”.