Caselle non dimentica l’eccidio di piazza Mensa


Nonostante la pioggia, folto il gruppo di persone che ha partecipato sabato 4 febbraio alla cerimonia per ricordare una delle più dolorose stragi partigiane del territorio.

di Alessia Sette

Caselle – Sabati 4 febbraio si è tenuta la consueta cerimonia ufficiale per ricordare un episodio doloroso e terribile accaduto in città l’1 febbraio del 1945 con l’uccisione di cinque partigiani, Luigi Cafiero, Antonio Garbolino, Andrea Mensa, Adolfo Praiotto e Mario Tamietto caduti: per mano del regime nazi-fascista. Un momento di ricordo, organizzato dal Comune e dall’ANPI, al quale ha partecipato tanta gente nonostante la pioggia battente. La cerimonia ha avuto inizio poco dopo le 10.30 in piazza Boschiassi, dove è partito il corteo in direzione del Sacrario dei caduti in piazza Mensa sul quale è stata posta una corona. La sfilata è stata accompagnata dalla Filarmonica La Novella di Caselle. A seguire si sono tenute le orazioni ufficiali da parte del Sindaco di Caselle, Luca Baracco, e di Nino Boeti, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte e Presidente del Comitato per l’affermazione dei Valori della Resistenza e della Costituzione. Presenti alla giornata anche diversi rappresentanti dei comuni limitrofi: Borgaro, Traves, Ciriè, San Maurizio, Leinì.

“Noi tutti dovremmo trarre degli insegnamenti dalla storia perciò dobbiamo anche conoscerla. L’uomo deve essere memoria del proprio passato, anche quello recente, anche quando la violenza prende il sopravvento sulla razionalità. Le commemorazioni assolvono anzitutto un compito: richiamano alla memoria avvenimenti che, per quanto importanti e drammatici potrebbero essere dimenticati” – dichiara Davide Vottero, Presidente dell’associazione AEGIS che ha preso parte alla manifestazione citando un aforisma di Primo Levi.


Commenti

commenti

Alessia Sette