La città di Caselle non ha voluto rinunciare alla manifestazione Liber* di Muoversi, riproponendola in una forma completamente diversa per adattarsi alle attuali limitazioni governative.

dalla Redazione
Quattro anni fa la Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Caselle, in completa sinergia con l’amministrazione locale soprattutto nella persona dell’assessora Angela Grimaldi, organizzava il primo appuntamento della manifestazione Liber* di Muoversi: una corsa e camminata non competitive per riflettere sul tema della violenza e proposta proprio il 25 Novembre in occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
Quest’anno, le misure restrittive imposte dal Governo e dalla Regione al fine di contenere il contagio da Covid-19 non ha permesso il consueto svolgimento dell’evento per le vie della città. Ma qualcosa bisognava comunque fare per non lasciar passare questo appuntamento in sordina, soprattutto in un periodo in cui certi episodi non accennano a diminuire e anzi sembrano intensificarsi. Per questo motivo si è scelto di optare per una camminata “virtuale” invitando i cittadini a inviare le proprie testimonianze e opinioni sul tema della violenza e con un flash(im)mob in Piazza Boschiassi. Qui sono infatti state installate una serie di sagome femminile, distanziate di un metro secondo le attuali prescrizioni e unite tra loro da un semplice filo arancione. Un modo simbolico per lanciare il messaggio che le donne in difficoltà possono sempre trovare aiuto e che nessuno le lascerà sole.
“Unite da un filo ovunque siamo. Semplici gesti possono cambiare il nostro futuro, di chi amiamo e della stessa società” ha commentato l’assessora Grimaldi. “È una camminata virtuale capace di imprimere nella memoria e negli occhi di chi passa la potenza e l’energia di che cosa vuol dire essere unite. Essere unite da oggi in poi, in modo che questo camminare insieme rappresenti la forza che siamo. Solo così possiamo costituire una vera barriera capace di frantumare ogni tentativo di violenza verbale psicologica fisica sociale che vede discriminata sempre comunque la donna in quanto tale nella sua figura di madre, di sorella, di figlia, di collega, di fidanzata, di moglie” ha invece spiegato la presidentessa della Commissione Pari Opportunità Loredana Bagnato.
In serata si è invece tenuta una diretta Facebook -visibile sia sulla pagina Commissione Pari Opportunità Caselle Torinese che su quella Caselle a Casa Tua- che ha visto la presenza di moltissimi ospiti, che hanno trattato il tema della violenza da qualsiasi punto di vista e in qualsiasi ambito. Una simbolica “staffetta” che ha unito tutta l’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, passando per Mantova e Bergamo, che ha offerto moltissimi spunti di riflessione e che ha regalato testimonianze commoventi.