La missiva è stata recapitata durante il periodo natalizio. Il Sindaco: “Polizia municipale e carabinieri stanno lavorando per eliminare il problema,
di Francesca Di Feo
San Carlo – Nelle settimane scorsi è pervenuta in parrocchia una lettera anonima. L’argomento è inusuale e scomodo per una piccola cittadina del canavese come lo è San Carlo: la prostituzione. La lettera è stata recapitata in Municipio in modo indiretto dalla parrocchia, durante le vacanze natalizie, e denuncia il disagio dei cittadini verso un fenomeno presente un po’ ovunque. Il Sindaco Ugo Papurello ha però invitato i cittadini al dialogo e al confronto. “Conosciamo il problema e ci stiamo lavorando da tempo – ha dichiarato – ma non condividiamo questi metodi”. In una città di 4000 anime è inutile dire che il problema assume una gravità diversa. “Ne prendiamo atto – ha proseguito Papurello – si tratta di un problema serio e di decoro pubblico. La nostra polizia municipale mette spesso in atto controlli e azioni di disturbo, come anche i nostri carabinieri”.
Ma il primo cittadino è anche critico. “E’ possibile trovarmi in municipio praticamente tutti i giorni. E’ sufficiente fare una telefonata per fissare un incontro, o passare direttamente”. E’ però anche comprensibile che molti cittadini non vogliano esporsi direttamente davanti a questo tipo di ctiticità, per il rischio di ritorsioni da parte della malavita che purtroppo, spesso, sta dietro allo sfruttamento delle prostitute, che sono, nella maggior parte dei casi, esse stesse vittime dei loro carnefici.