Mascherine protettive: Borgaro e San Maurizio le hanno ordinate, per Caselle non sono una priorità


Nelle due cittadine dovrebbero arrivare intorno a Pasqua e saranno distribuite a tutte le famiglie residenti. La città dell’aeroporto pronta a muoversi se la situazione dovesse imporlo.

di G. D’Amelio

Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) discute sulla necessità dell’uso delle mascherine, alla luce anche dei risultati di nuovi studi secondo cui le goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto possono viaggiare” nell’aria per ampie distanze, in queste ore diversi sindaci in Italia, per portarsi eventualmente avanti, stanno firmando ordinanze che prescrivono l’obbligo ad indossare i preziosi presidi sanitari quando si esce di casa.

Nei comuni della nostra zona, dove al momento non sono stati annunciati provvedimenti in tale direzione, alcune amministrazioni si stanno però muovendo per rifornirsi di tali supporti. Si è conclusa ieri a San Francesco al Campo la distribuzione a quasi tutta la popolazione di 5mila mascherine lavabili donate alle famiglie. Borgaro e San Maurizio Canavese si sono mossi per acquistarle, 10mila il primo, 5mila il secondo, ma vista la grande richiesta e i problemi di certificazione che stanno avendo le aziende che si sono riconvertite a produrre questi dispositivi medici, non è chiaro quando arriveranno. Il Sindaco sanmauriziese Paolo Biavati parla di una settimana, e fissa il dopo Pasqua come il periodo probabile per iniziare la distribuzione tramite la Protezione Civile.

Un po’ controcorrente il Comune di Caselle. “In questo momento – spiega l’assessora al Welfare Angela Grimaldi – non abbiamo previsto l’acquisto di mascherine, in quanto la priorità è che vengono privilegiate le forniture alle strutture sanitarie, operatori e lavoratori a contatto con il pubblico. Si valuterà comunque l’opportunità di un rifornimento cammin facendo – conclude – in base all’evolversi della situazione“.


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Giovanni D'Amelio