Mappano: commercianti e medici di base sentinelle contro la violenza di genere


L’associazione Viviamo Mappano ha promosso una serata di formazione -e informazione- che ha coinvolto commercianti e medici di famiglia in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Settimo.

di Giada Rapa

Lo dicono i dati: 1 donna su 3 è vittima di un qualche tipo di violenza. Una casistica di per sé già allarmante, alla quale si aggiunge che il 94% di queste subiscono abusi tra le mura di casa. Sono infatti più rari i casi in cui la vittima non conosce il proprio aggressore: nella maggior parte dei casi il carnefice si nasconde tra le mura domestiche o comunque è qualcuno che ben si conosce.

A parlare di questa realtà è stata Paola Ferrero, Presidente del Centro Antiviolenza “Uscire dal Silenzio” di Settimo Torinese, nel corso di una recente serata di formazione organizzata dall’associazione commercianti Viviamo Mappano -rappresentata dal Presidente Mauro Prina– riservata a commercianti e medici di famiglia, al fine di renderli sentinelle contro la violenza di genere. Perché le donne maltrattate lanciano messaggi, spesso non verbali, attraverso il proprio linguaggio del corpo: tenendo gli occhi bassi, per esempio, indossando maglie a maniche lunghe per nascondere i lividi, evitando di rispondere alle domande. Ed è arrivato il momento di smettere di voltarsi dall’altra parte, di fare finta di non sentire le urla dei vicini di casa, di non vedere gli occhi neri o credere che le fratture agli arti siano costantemente causa di distrazione. Ferrero si è infatti soffermata sui segnali ai quali fare attenzione, ricordando che la violenza di genere non conosce età, stato sociale, titolo di studio o localizzazione geografica. Anche se una notevole disparità tra Nord e Sud c’è e riguarda la possibilità di accesso ai Centri Antiviolenza: ben 21 in Piemonte, soltanto 1 in Sicilia.

I commercianti che hanno deciso di aderire all’iniziativa delle sentinelle, oltre ad avere costantemente volantini informativi con i numeri da contattare in caso di emergenzaprimo fra tutti il 15.22– esporranno sulle vetrine una piccola farfalla rossa, per indicare che lì si può trovare un sostegno. “È bello che questa iniziativa sia stata accolta dall’associazione commercianti, al fine di vivere il territorio non solo per vendere, ma anche per creare relazioni” ha commentato Barbara Damiano, tra gli organizzatori della serata. Che ha sottolineato un duro compito per abbattere la violenza di genere: quello di “creare cultura affinché tutti gli esseri umani possano essere liberi di sentirsi se stessi”.


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