TORINO – Il giocatore, soprannominato Lapagol, esploso nella scorsa stagione nel Pescara calcio, e recentemente passato alla società rossonera, è cresciuto nel quartiere, in zona corso Dante.
di Marco Bani
Gianluca Lapadula è nato a Torino il 7 febbraio 1990, da padre pugliese e madre peruviana, e per buona parte della sua vita ha abitato in via Nizza, poco dopo corso Dante. Già da piccolo, nel campetto dell’oratorio del Sacro Cuore di Gesù, il ragazzo dimostra una straordinaria padronanza nel gioco del pallone e tra i suoi coetanei diventa un fenomeno che tutti vogliono in squadra.
Ancora bambino entra nelle giovanili della Juventus che, nel 2010, lo trasferisce al Rivoli e dopo due anni approda al Treviso e qui iniziano sia la sua carriera sia il suo girovagare. Gioca in dodici squadre, in ogni categoria, anche all’estero in Slovenia, con la ND Gorica, vince la Coppa Nazionale che gli permette la qualificazione al 3° turno dell’Europa League 2014/2015.
Nel 2015 passa al Pescara in serie B, dove con 27 reti (senza rigori) vince la classifica dei cannonieri e il suo talento viene finalmente alla ribalta. Piovono le offerte per questo giovane di San Salvario soprannominato Lapagol, dalle più forti squadre di serie A, ma concludere l’affare è la società del Milan che lo tessera pagandolo al Pescara nove milioni di euro più bonus. Così nel prossimo campionato lo vedremo calpestare l’erba dei più prestigiosi campi di calcio, orgogliosi di vedere realizzato il sogno di un ragazzo partito dal nostro quartiere.