Sono decisamente di più le persone che diffondono e credono nelle notizie false di quelle che invece leggono, condividono e credono in quelle vere. Ecco come difendersi.
di Marco Cavicchioli
Forse non tutti sanno che ci sono decine e decine di siti Internet che letteralmente creano notizie solo per guadagnare. E molti di noi ci cascano! Ecco come funziona… Si crea un sito e gli si dà un nome che ricordi quello di una testata giornalistica. Si creano notizie completamente inventate in grado di suscitare grande interesse, e le si pubblica su Facebook. Se le notizie sono confezionate bene verranno condivise e ricondivise da molti, generando molte visite al sito web su cui sono pubblicate. Su questi siti sono presenti dei banner pubblicitari a pagamento, che consentono di incassare denaro a seconda di quante volte vengono visualizzati. Quindi più si riesce a far condividere la “notizia”, più il sito attira visitatori, più guadagna. Insomma, l’importante per questi siti non è informare, ma solo generare molte visite al sito.
QUAL E’ IL PROBLEMA? – Ovviamente la grande diffusione che ottengono queste notizie false alimentano anche moltissima disinformazione. Purtroppo molto spesso sono decisamente di più le persone che diffondono e credono nelle notizie false di quelle che invece leggono, condividono e credono in quelle vere. Inoltre chi condivide queste notizie di fatto è complice di una truffa perpetrata sia ai danni della comunità, che di fatto anche ai danno di sè stesso. Infatti credo che in pochi sappiano dell’esistenza nell’ordinamento legislativo italiano del reato di abuso della credulità popolare in cui si incorre anche se la condivisione di notizie false è fatta in modo assolutamente involontario (ma comunque colpevole). Se volete un esempio di ciò di cui vi sto parlando andate a visitare il sito www.Bufale.net: vi troverete una raccolta delle notizie false più condivise di recente. E se volete sapere quali sono i siti che sfruttano questa tecnica per guadagnare ecco la “lista nera” dei siti cosiddetti “bufalari”:www.bufale.net/home/the-black-list-la-lista-nera-del-web.
COME DIFENDERSI – A breve dovrebbe arrivare un’apposita funzionalità di Facebook che segnalerà le notizie false in modo da potere evitare di commettere l’errore di condividerle. Nel frattempo per chi usa Google Chrome come browser c’è un apposito plugin che fa la stessa cosa (ovvero segnala quali post di Facebook contengono notizie provenienti dai siti di bufale). A tal proposito ho realizzato un video in cui spiego come si installa questo plugin e come funziona: www.facebook.com/MarcoCavicchioli.it/videos/1178234788941523.