Borgaro: in Regione Piemonte si torna a parlare della crisi Elcograf


E’ stato fissato un incontro via Skype per domani mattina, 18 giugno, con i sindacati dei lavoratori e azienda (l’ex Canale spa) per un esame della situazione aziendale. Il futuro occupazionale dello stabilimento di via Liguria è anche oggetto di una interrogazione parlamentare.

Presso la Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Piemonte si torna a parlare della crisi della stabilimento tipografico Elcograf (ex Canale spa) di Borgaro. Dopo il rinvio forzato, causa Covid-19, dell’incontro che si sarebbe dovuto tenere venerdì 13 marzo, le parti tornano a parlare della crisi dello stabilimento di via Liguria, che al momento occupa oltre 150 dipendenti, la stragrande maggioranza in cassa integrazione, per fare il punto della situazione. Un appuntamento che per i lavoratori e i sindacati di categoria diventa importante per capire lo stato economico dell’azienda, di proprietà del gruppo editoriale veneto Pozzoni, anche alla luce dell’ulteriore impatto negativo causato in questi mesi dalla pandemia.

La scorsa settimana, la crisi della Elcograf è stata oggetto di una interrogazione parlamentare presentata dalla deputa PD Silvia Fregolent sulle iniziative per la salvaguardia occupazionale dello stabilimento di Borgaro. L’interrogazione, a risposta scritta in commissione, è stata inviata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dello Sviluppo Economico per sapere se i ministri interrogati siano a conoscenza della situazione dello stabilimento, se gli accordi tra sindacati ed azienda siano stati rispettati e quali iniziative intendano conseguentemente assumere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e la continuità produttiva dell’impianto tipografico. Si attende risposta.

Novità, infine anche sulla famiglia “borgarese” dei Canale. Secondo diversi quotidiani italiani, il gruppo Rotolito avrebbe acquisendo il ramo d’azienda della Canale & C. Romania SA con sede a Bucarest, polo industriale che conta 250 dipendenti specializzati nella stampa e nella confezione di libri illustrati. Una vendita che segue di oltre un anno quella avvenuta in Italia al gruppo Pozzoni.


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Giovanni D'Amelio