Borgaro: un compleanno speciale per i 68 anni del Maestro di arti marziali Paolo Spagone


Grande festa a sorpresa per lo sportivo che da tanti anni insegna in città. Per l’occasione gli è anche stato consegnato il riconoscimento ottenuto dall’Hombu Dojo di Tokyo.

di Giada Rapa

50 anni dedicati alla disciplina delle arti marziali, di cui 38 svolti sul territorio di Borgaro per insegnare ai proprio allievi non solo le tecniche di autodifesa, ma anche la filosofia che si cela dietro l’Aikido.

È questa, molto in breve, la storia del Maestro Paolo Spagone, un uomo chi ha saputo entrare nel cuore e nei ricordi dei suoi allievi anche una volta che sono diventati adulti. A dimostrarlo è stata la partecipazione e l’affetto con il quale familiari, amici, allievi attuali ed ex allievi del Maestro si sono riuniti la scorsa settimana -presso la palestra di boxe recentemente riqualificata da FITime– per sorprenderlo con una festa a sorpresa in occasione dei suoi 68 anni. A organizzarla proprio la dirigenza di FITime -il cui Presidente Valter Campioni conosce e stima Spagone dal 1985- e alla quale è stato presente anche il consigliere comunale delegato allo Sport Paolo Massa. Nel corso della serata a Spagone è stato consegnato, incorniciato per l’occasione, il riconoscimento di V DAN ottenuto dall’Hombu Dojo di Tokyo. Un titolo che equivale a uno dei più alti in Europa e che vanno ad aggiungersi ai titoli di VII DAN Aiki-Jujutsu e VI DAN Aikido già in possesso del Maestro. “Ricevere un riconoscimento del genere direttamente dal Giappone è molto difficile -ha spiegato il festeggiato- ma questo non deve essere un punto di arrivo. Anzi, è un modo per ribadire che il sistema adottato è quello giusto”. Paolo Spagone infatti, come sottolineato all’inizio, non insegna semplicemente le arti marziali: insegna il rispetto dell’altro e i valori del Codice del Bushido, fatto di compassione, coraggio, lealtà e onestà.

“I miei complimenti al Maestro Spagone -ha commentato Massa- per tutto ciò che ha fatto e che continuerà a fare sul territorio e in questa disciplina. Credo che nel circondario in pochi possano vantare un istruttore con le sue professionalità”.


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