Influenza 2017/2018: in aumento i casi di ricovero presso l’ospedale di Cirié


Il Piemonte è tra le Regioni più colpite dall’epidemia stagionale. I bambini sotto i 5 anni di età rappresentano la fascia di popolazione più soggetta alla malattia. Gli anziani coloro che si rivolgono maggiormente al Pronto Soccorso. Alcuni consigli per prevenire la diffusione del virus.

Febbre alta, dolori muscolari e articolari diffusi, tosse, brividi, stanchezza, nausea, diarrea e perdita di appetito. Questi i sintomi più diffusi dell’influenza che in questi giorni sta falcidiando milioni di italiani. Ma nonostante gli alti numeri, e il fatto che il picco della malattia deve ancora arrivare, il virus influenzale della stagione 2017-2018 non presenta caratteristiche di particolare aggressività rispetto al passato. Non vi è alcun incremento di mortalità rispetto al normale andamento dell’influenza, che, quindi, al momento non rappresenta in alcun modo un’emergenza sanitaria, se non a causa dell’aumento del numero degli accessi nei Pronto Soccorso.

I NUMERI DELL’INFLUENZA A LIVELLO NAZIONALE – A livello nazionale, i dati InfluNet (sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza coordinata dal Ministero della Salute) mostrano un aumento dei casi a partire dalla settimana 4-10 dicembre 2017. Gli ultimi dati disponibili segnalano che continua l’ascesa della curva epidemica, in modo sostanzialmente sovrapponibile a quello della scorsa stagione 2016-2017, con un’incidenza nazionale settimanale di circa 11 casi per 1000 assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 29 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 19. Un brusco aumento anche negli anziani in cui l’incidenza settimanale è pari a circa 6 casi per mille assistiti. In modo particolare, sono stati interessati dall’epidemia influenzale gli abitanti del Piemonte, della Provincia autonoma di Trento, dell’Emilia Romagna, della Toscana, del Lazio e della Calabria.

I DATI DEL PRONTO SOCCORSO DI CIRIE’ – Il numero di accessi alla struttura stanno riguardando soprattutto persone anziane, già fragili per l’età e per le patologie preesistenti, che presentavano complicanze legate a problemi respiratori o gastrointestinali con necessità di ricovero. Sono stati oltre 600 i soggetti che nel periodo che va dal 5 all’8 gennaio si sono rivolti al Pronto Soccorso ciriacese, con una media giornaliera in aumento rispetto al passato. Il tempo medio di attesa per il ricovero (dalla presa in carico all’assegnazione del posto letto) è invece di circa 16 ore e 39 minuti. Per fronteggiare questo elevato numero di ricoveri la struttura ha dato piena attuazione al Piano aziendale di gestione dell’iperafflusso, che ha previsto a livello generale di ASL TO4 l’assunzione straordinaria di 18 infermieri, 17 operatori socio sanitari, 4 cardiologi, 4 radiologi e l’attivazione di modelli organizzativi a rete tra i presidi ospedalieri finalizzata alla migliore gestione dei posti letto.

COME PREVENIRE LA MALATTIA – La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Ci sono, poi, alcune semplici azioni che aiutano a limitare la diffusione del virus: coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare;  lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarsi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone; non recarsi in Pronto Soccorso se non per situazioni cliniche severe, possibilmente valutate dal medico di famiglia o dai medici della continuità assistenziale (ex guardia medica).


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Giovanni D'Amelio