Mappano: presentato il libro “Racconti della Resistenza”


Un appuntamento che ha visto la sinergia dell’ANPI Caselle-Mappano e quella di Ciriè, con la presenza di Maria Grazia Sestero, Presidente onoraria dell’associazione a livello nazionale.

di Giada Rapa

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Un ciclo di appuntamenti legati al tema della Resistenza, promossi dall’ANPI Caselle-Mappano Sezione “Santina Gregoris”, iniziati con  il ricordo dell’eccidio di Piazza Mensa e terminati con la presentazione di un importante libro.

Quest’ultima serata ha visto la collaborazione anche dell’ANPI di Ciriè Sezione “Giannino Brunero” Presieduta da Pier Gianni Genta, autore del volume “Racconti della Resistenza”, presentato nell’occasione con la moderazione del giornalista Stefano Tubia. Introdotta dalla Vicesindaca Paola Borsello, l’incontro è si aperto con un minuto di silenzio in occasione del triste anniversario dello scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia. “Non sta a noi approfondire questo tema, anche se in qualche modo la serata in questione in qualche modo è collegata: sentiremo infatti un pezzo di storia che ha tanto sapore di attualità” ha sottolineato Borsello, ricordando anche quanto sia importante parlare soprattutto ai giovani per costruire sentieri di pace.

La parola è poi passata alla Presidente dell’ANPI Caselle-Mappano, Giusy Chieregatti, che ha anche letto un comunicato scritto dal presidente dell’ANPI provinciale Nino Boeti. Subito dopo si è passati alla visione di un breve docu-film realizzato dall’ANPI di TorinoCi fu chi disse no”: la storia dei professori universitari torinesi Mario Carrara, Francesco Ruffini e Lionello Venturi, che insieme ad altri 9 docenti su 1.225 si sono rifiutati di firmare il Giuramento di Fedeltà dei Docenti al Fascismo. Non è mancato l’intervento di Maria Grazia Sestero, Presidente onoraria dell’ANPI Nazionale, la quale nel suo intervento ha evidenziato come la scelta di questi professori abbia comportato la perdita del lavoro. Una scelta non spinta da motivazioni politiche, ma da ragioni morali, “perché ci sono state diverse forme di Resistenza, non solo quella combattuta”.

Per finire, la presentazione del libro di Genta: un’opera che cade in un momento storico importantissimo, ora che la sfida è continuare a fare memoria anche quando non ci sarà più un esempio vivente, come ha affermato il relatore Tubia. “Questo libro è frutto di ricerche di due anni di pandemia -ha ricordato l’autore- e di ricordi di un ciriacese DOC, come amo definirmi. Ma anche della conoscenza di diversi partigiani e delle loro famiglie, che mi hanno raccontato episodi toccanti”. Oltre a questi aneddoti, il libro dedica particolare attenzione alle manifestazioni che si svolgono sul territorio, importante strumento per mantenere viva la memoria. Perché per citare Primo Levi “Coloro che dimenticano il passato sono condannati a riviverlo”.


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