Villaretto, la frazione dimenticata?


BORGARO/MAPPANO – Spostiamo la nostra attenzione su un pezzo di territorio borgarese spesso ignorato, il cui semaforo però, installato da poco, sarà munito a breve da un rilevatore automatico di infrazioni.

di Giada Rapa

Oltre alla ex Mappano, sul territorio esiste un’altra frazione, abitata da circa un centinaio di residenti, di cui 15, ironia della sorte, passeranno sotto il neo Comune. “Chi dice che Villaretto è dimenticata a se stessa o non guarda attentamente, o lo fa in modo strumentale” afferma il Sindaco Claudio Gambino. “In questi 3 anni in cui ho ricoperto la carica di primo cittadino si è dato grande attenzione alla frazione. Recentemente è stato installato un semaforo per rallentare il traffico, sono state rifatte la segnaletica e la staccionata del percorso pedonale e quella del giardinetto, effettuata la potatura delle piante. Inoltre è stata aperta una farmacia che, pur non essendo comunale è stata fortemente voluta dall’amministrazione e abbiamo fatto sì che la Linea 46 collegasse la frazione con il centro di Borgaro e la Stazione Stura”. Inoltre, sempre secondo Gambino, per rendere ancora più sicura la sua circolazione stradale presto sarà installato al nuovo semaforo un rilevatore automatico di infrazioni che entrerà in funzione a partire da agosto.

L’OPINIONE DELLE MINORANZE IN CONSIGLIO COMUNALE – Secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Cinzia Tortola e Alessandro Carozza, però, la situazione è meno rosea di quella descritta dal Sindaco. “Esattamente due anni fa, nel mese di maggio 2015, avevamo presentato una mozione sul tema della sicurezza a Villaretto” spiegano “e anche se a oggi qualche intervento di ripristino è stato fatto riteniamo, anche a seguito delle segnalazioni ricevute dai residenti della zona, che resti ancora tanto da fare”. Non è molto convinto dell’operato della maggioranza anche il Gruppo Latella. “Villaretto continua ad essere abbandonata, è una frazione a sé esattamente come la zona delle fabbriche all’interno della città. Quali servizi vengono garantiti su Villaretto? Quale sicurezza? Se ben ricordo la farmacia della zona fu rapinata ancora prima di aprire, a dimostrazione che il Comune non tutela i cittadini, né coloro che vogliono provare a mandare avanti delle attività” spiegano i componenti della coalizione di centro destra.

L’OPINIONE DEGLI ABITANTI – Per capire meglio chi ha ragione, ci siamo rivolti a coloro che a Villaretto ci vivono. Tra questi Carla Pairolero, Presidentessa di Legambiente Metropolitano, che parla anche un po’ a nome dei suoi vicini. “La sicurezza stradale – spiega – continua ad essere una delle problematiche principali della piccola frazione, che ora si ritrova a essere sotto 3 comuni, Torino, Borgaro e Mappano. Con Legambiente Metropolitano abbiamo avuto diversi incontri con l’amministrazione borgarese, chiedendo la realizzazione di una rotatoria e non l’installazione di un semaforo, che aumenta anche l’inquinamento dovuto ai gas di scarico. Inoltre avevamo proposto, a centro strada, dei cordoli spartitraffico per permettere la svolta nelle vie laterali, ma il suggerimento non è stato recepito”. Tra le altre proposte presentate dall’associazione ambientalista anche la messa in sicurezza dei passaggi pedonali con una piattaforma di rialzo, l’istituzione della Zona 30, la costruzione di marciapiedi. “Manca poi – prosegue Pairolero – un centro di aggregazione, per le pur minime esigenze di incontri. Ci eravamo illusi quando è stato creato il parco comunale all’Isola del Pescatore, che avrebbe dovuto fornirci un locale, ma il tutto ha preso ben altra direzione”.

Da qualche mese a Villaretto di Borgaro è nata la prima attività commerciale: la farmacia. “Quella di Villaretto – raccontano le dottoresse Giulia Martinelli e Maria Maddalena Urietti – è una realtà tutta in divenire se si desidera farla crescere. Noi siamo state accolte con favore dalla popolazione, che si auspica che dopo la farmacia vengano aperti altri negozi. Molti abitanti della frazione a volte vengono qui per chiedere piccoli consigli, non avendo nelle vicinanze un medico di base, o anche solo per fare due chiacchiere. Sicuramente, soprattutto i più anziani, lamentano la mancanza di un minimarket, o anche solo di un’area di aggregazione in cui incontrarsi e discutere, magari leggendo un giornale e bevendo un caffè”. Le dottoresse ci hanno anche rivelato un’informazione che, forse, farà sorridere. Molti residenti sotto il Comune di Torino, vorrebbero essere sotto quello di Borgaro, riscontrando che ci sia maggiore dialogo con l’amministrazione.


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Giovanni D'Amelio