Dopo le celebrazioni ridotte dello scorso anno, le amministrazioni di Borgaro, Caselle e Mappano sono tornate a celebrare l’importante ricorrenza.

di Giada Rapa e Francesca Venuti
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Lo scorso anno, le restrizioni imposte dal Governo a causa dell’emergenza sanitaria per il CoVid-19, avevano portato a celebrazioni molto ridotte per il 4 Novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate. In questo 2021, il miglioramento della situazione ha permesso alle amministrazioni di tornare in piazza, in alcuni casi anche con la presenza dei ragazzi degli Istituti Comprensivi.
CASELLE – La prima a partire con le celebrazioni è stata la città dell’aeroporto. Nel pomeriggio di lunedì 1° novembre, infatti, il Sindaco Luca Baracco, alcuni rappresentati dell’amministrazione, delle associazioni locali e delle Forze Armate del Territorio, si sono riuniti in Piazza Europa per la deposizione della corona d’alloro al Monumento Ai Caduti di Guerra. Il primo cittadino ha voluto ricordare i caduti in guerra e ringraziare le Forze dell’Ordine, che ogni giorno portano avanti il loro mestiere, seppur tra mille difficoltà. Ha inoltre sottolineato l’importanza di questa celebrazione come ripresa dell’amor patrio, che non deve essere confuso con il mero nazionalismo. Baracco ha concluso il suo discorso con una citazione di Mario Rigoni Stern -di cui ricorreva proprio il 1° novembre il centenario dalla nascita: “Pace, se lo dici e lo ripeti, magari poi si avvera”. Il corteo si è poi diretto verso il cimitero cittadino, con la Santa Messa che è stata officiata da don Claudio presso la chiesa di San Vittore. Conclusione con la deposizione di un omaggio floreale presso la Grande Croce di tutti i Defunti e il cippo dei Caduti senza Croce.
MAPPANO – Nella mattinata di giovedì 4 novembre è stato il momento dell’amministrazione mappanese e di una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo del territorio, ritrovatisi davanti al Monumento ai Caduti. Il Sindaco Francesco Grassi, con in mano una copia della Costituzione, si è rivolto soprattutto ai giovani presenti -con cartelloni recanti la scritta Memoria, Silenzio e Ascolto– per analizzare alcune parole -particolarmente significative- che vi si trovano all’interno. Tra queste il termine cittadini. “Essere cittadini significa far parte di una grande famiglia, di una grande comunità. Ma vuol dire anche caricarsi di doveri e dedicarsi al bene comune” ha spiegato Grassi, parlando ai ragazzi anche del Milite Ignoto, di cui quest’anno cade il centenario. “Divorate libri, film, parlate tra di voi” è stato l’augurio finale del primo cittadino agli studenti presenti, prima di lasciare proprio a loro la parola. I giovani rappresentanti della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado hanno letto alcune poesie di Ungaretti e affidato ai presenti alcune riflessioni sulla giornata. Alla cerimonia ha anche visto la partecipazione di un trombettista della Filarmonica La Novella di Caselle.
BORGARO – La città ha celebrato la ricorrenza nella mattinata di sabato 6 novembre partendo dalla Sede locale degli Alpini, con un omaggio floreale al Monumento alle Penne Mozze. Davanti al Palazzo Civico si è invece tenuta l’alzabandiera, con l’intervento del Sindaco Claudio Gambino -il quale ha anche ricordato il Milite Ignoto- e alcune riflessioni da parte di una rappresentanza delle classi 3e della Scuola Secondaria di Primo Grado “Carlo Levi” accompagnati dalla Dirigente Scolastica Lucrezia Russo. “È bello rivedervi qui” ha esordito il primo cittadino, rivolgendosi ai numerosi presenti e ricordando l’importanza di questa ricorrenza, che commemora l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti che ha messo fine alla Prima Guerra Mondiale, ma anche l’importanza delle Forze Armate. Successivamente il corteo si è spostato per portare omaggi floreali alla lapide ai Caduti presente sulla facciata del Municipio in piazza Vittorio Veneto, al Monumento ai Caduti di via Settimo e al Monumento ai Bersaglieri di via Italia, per poi giungere al cimitero comunale per l’ultima tappa della giornata, ovvero il Mausoleo. Ad accompagnare i presenti è stata la Fanfara “Enrico Toti” di Nichelino.