Mappano: “Si chiudono i contenziosi con i comuni cedenti, ma c’è poco da festeggiare”


A sostenerlo è il consigliere comunale di minoranza Valter Campioni che, numeri alla mano, ha sottolineato come a beneficiare di questa situazione siano stati più gli avvocati dei cittadini. Ma il Sindaco difende le scelte intraprese.

di Giada Rapa

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Pochi giorni fa, firmando un accordo anche con il Comune di Leinì, dopo quasi 5 anni dalla sua costituzione, Mappano ha chiuso la partita delle pendenze economiche con i 4 enti cedenti, mettendo un punto ai tanti disaccordi che nel tempo si sono venuti a creare. Inizialmente, l’ex frazione aveva messo a Bilancio un credito di poco più di 5 milioni 542 mila euro, ma come sottolineato dal consigliere comunale di minoranza Valter Campioni, “gli accordi si chiudono con un incasso di 345 mila euro, con un debito di 32.000 euro verso Leinì e crediti verso Borgaro e Caselle rispettivamente di 107.000 euro e 270.000 euro”.

Ma non basta. “All’incassodi 345.000 euro che deve ancora avvenire vanno detratti 60.000 euro di spese legali già sostenute nel 2019 e nel 2020 quindi l’importo si riduce a 285.000 euro. A questo importo vanno detratti ulteriormente i dividendi annuali che dal 2018 le società pubbliche avrebbero dovuto erogare a Mappano, ma che hanno continuato ad erogare ai comuni cedenti possessori delle azioni in quanto Mappano, avendo fatto ricorso al TAR, non poteva procedere al subentro delle quote azionarie”. Secondo i calcoli del consigliere, quindi, l’incasso di Mappano è pari al 5% di quando originariamente messo a Bilancio. “Questo modus operandi della Giunta guidata dal Sindaco Francesco Grassi prosegue e l’amministrazione continua a fare la campagna elettorale attivando cause legali, modificando il soggetto contro cui agire. Ora la società Borsetto -costo del ricorso al TAR altri 50.000 euro-, allora i comuni cedenti, convincendo i mappanesi di difendere gli interessi dei cittadini. Nella realtà gli avvocati brindano -incassando circa 120.000 euro tra Mappano e i comuni cedenti- e i cittadini, soprattutto i mappanesi, pagano” ha concluso Campioni, che ha sottolineato l’incapacità dell’amministrazione e ricordato che le opposizioni sono sempre state contrarie ai ricorsi legali.

Affermazioni definite “artificiose e fuorvianti” dal Sindaco Grassi. “Per recuperare le risorse dovute ai nostri cittadini, attraverso un lungo e complesso iter legale e politico siamo riusciti a chiudere accordi con gli enti cedenti che hanno permesso di riportare a Mappano circa 4 milioni di euro. Le spese legali sono solamente l’1,5% di quanto ottenuto. Con i 4 milioni ricavati abbiamo pagato cinque anni -dal 2017 al 2021- di spese di illuminazione pubblica, ratei di mutui, spese di personale e di manutenzione e ne sono avanzati 350.000 da investire per i mappanesi e un capitale di 1.200.000 euro di azioni di società partecipate. Se per assurdo avessimo seguito l’impostazione di Valter Campioni e delle altre minoranze, disposte a rinunciare alle iniziative legali, oggi invece di avere soldi da spendere per i mappanesi, avremmo un debito con Caselle di un milione e mezzo di euro, con Borgaro di 250.000, con Leini di 170.000 e con Settimo di circa mezzo milione.  E oltre a questo non avremmo ricevuto partecipazioni azionarie. Le risorse recuperate sono frutto del complesso lavoro di chi, come noi, ha avuto a cuore il futuro di Mappano. Altri avevano scommesso sul suo fallimento, ma hanno perso la scommessa” ha commentato il primo cittadino.


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