Per il secondo anno consecutivo, anche l’Istituto Comprensivo ha collaborato alla realizzazione del calendario promosso dall’associazione Bullismo No Grazie e dal Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso.
di Giada Rapa
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Dopo la presentazione presso la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino e il Comune di Settimo Torinese, martedì 19 dicembre è stato il momento di illustrare il Calendario Stop Bullismo e Cyberbullismo 2024 nell’auditorium della Scuola Secondaria di Primo Grado “Carlo Levi” di Borgaro.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, l’Istituto Comprensivo borgarese – grazie anche alla sensibilità sul tema della Dirigente Scolastica Lucrezia Russo – ha scelto di collaborare nella realizzazione del calendario, promosso dall’associazione Bullismo No Grazie del conduttore televisivo e radiofonico Fabio De Nunzio e dal Comitato UISP Ciriè Settimo Chivasso. “Anche quest’anno siamo stati identificati per rappresentare tutte le scuole d’Italia nella realizzazione di alcuni scatti di questo Calendario” ha commentato la Dirigente, ringraziando nuovamente De Nunzio per l’opportunità e sottolineando l’importanza di fare rete per poter arginare il fenomeno. Fondamentale, in tal senso, la partecipazione del Luogotenente dei Carabinieri di Caselle Fabio Fornaiolo, il Comandante della Polizia Municipale Roberto Mattiello e il presidente della Protezione Civile Lucio Geraci. Presenti all’incontro anche Ferruccio Valzano, presidente del Comitato Territoriale e Lisa Sella, in rappresentanza dell’US. Borgonuovo Settimo.
“Come scuola non possiamo stare in silenzio, perché solo sensibilizzando i nostri ragazzi possiamo davvero fare la differenza” ha proseguito la dirigente Russo, comunicando anche l’orgoglio nell’aver ottenuto un contributo di 5 mila euro da parte della Regione Piemonte per la realizzazione di un cortometraggio di sensibilizzazione sul tema del bullismo. “È importante ricordare – ha rimarcato De Nunzio – che senza la collaborazione dei genitori possiamo fare ben poco. Torniamo a dialogare con i nostri figli, in modo che ci vedano come un punto di riferimento con il quale confidarsi, ma torniamo anche a dire no quando è necessario”.
In conclusione, i ragazzi che hanno partecipato al Calendario hanno letto alcune riflessioni sulla tematica e parlando della bulli-box, di recente installazione: una scatola per poter chiedere aiuto e segnalare le problematiche. Un modo per incoraggiare al dialogo, iniziando a farlo in maniera segreta.